di Donato Martucci (napoli.corriere.it, 17 aprile 2023)
Una candidatura a sorpresa che ha sparigliato le carte a Quarto, Comune di 40mila abitanti a Nord di Napoli. Salvatore Bagni, 66 anni, da Correggio, in Emilia – un passato da centrocampista di successo all’Inter (Coppa Italia 1981-82) e soprattutto al Napoli (dove nella stagione 1986-87 ha vinto Scudetto e Coppa nazionale) –, ha scelto di scendere in campo nella tornata elettorale per le amministrative campane. Sarà il capolista della civica Quarto Rinasce, al fianco del candidato sindaco Massimo Giarrusso (estrazione centrodestra), insieme ad altre tre liste senza insegne partitiche.
Dai campi di calcio alla politica, come mai ha deciso di candidarsi?
«Ho un profondo legame con la Campania, ho un amico che ha un bar nella zona di Quarto, nell’area Flegrea, dove l’anno scorso ho conosciuto Domenico Brescia [consigliere comunale di Napoli e candidato alla Camera alle ultime politiche, N.d.R.]. Mi hanno chiesto di far parte di questa lista civica; ho conosciuto delle brave persone e questo mi ha convinto».
Lei è un agente di calciatori e anche un mediatore, oltre che commentatore sportivo. Ora anche l’agone politico. Come farà a conciliare i suoi impegni?
«La verità è che questa cosa è stata inaspettata: tutto è nato in una settimana. Ovviamente mi fa piacere e dal punto di vista umano so che sono capitato con persone perbene. La prima cosa che ho chiesto è se fosse un Comune commissariato. Poi ho scelto per empatia: ho avuto sensazioni positive».
Sui campi di calcio era conosciuto per la sua grinta. Il suo soprannome era “il Guerriero”. Metterà il suo furore anche nei comizi?
«Macché, anzi. Con la maturità sono diventato più buono. Chi mi conosce lo sa: in campo era una cosa, ma per strada sono Salvatore, l’amico di cui ti puoi fidare e che ha una parola sola. Se dovessi diventare consigliere comunale parlerei alla gente solo di sport e mi rivolgerei ovviamente ai giovani. Con loro occorre essere decisi, ma anche far capire che lo sport è una scuola di vita. Mi impegnerò anche per il sociale. Però sono scaramantico, ormai sono diventato napoletano. Ne parlerò solo se dovessi essere eletto».
I due principali partiti italiani sono guidati da donne: Giorgia Meloni, che è anche a capo del governo, ed Elly Schlein, segretaria del Pd…
«La interrompo subito. Non le dirò mai chi preferisco: così si capirebbe il mio orientamento politico. Ho la mia idea, chiaramente, ma non sono un invasato della politica e per questo ho scelto di candidarmi in uno schieramento di quattro liste civiche, scevro dai partiti. Posso dire solo che sono due donne che hanno delle capacità e ben vengano se possono aiutare il Paese a risollevarsi».
Passiamo al suo Napoli: è pronto a festeggiare il terzo scudetto?
«È la squadra più forte, organizzata, che ha dei valori tecnici e umani superiori agli altri. Il Napoli è di un’altra categoria in questo campionato, mentre le altre squadre si equivalgono. Ha un gioco molto intenso, perfetto per il calcio europeo e per la Champions, e i risultati si sono visti».
E domani c’è il ritorno di Champions con il Milan.
«Si possono battere anche i rossoneri. Il pesante ko di campionato non lo prendo nemmeno in considerazione, loro avevano motivazioni che il Napoli non aveva. In Champions gli azzurri hanno fatto vedere altro, anche quando sono rimasti in dieci uomini. Il Napoli del primo scudetto? Noi avevamo Maradona e ci sembrava tutto più bello. Io sono uno di quelli che ha avuto la fortuna di giocare insieme al più grande».