Agapito Malteni era un ferroviere / Viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere / Buona educazione di spirito cristiano / E un locomotore sotto mano
Di buona famiglia, giovane e sposato / Negli occhi si leggeva, molto complessato / Faceva quel mestiere forse per l’amore / Di viaggiare sul locomotore
Seppure complessato, il cuore gli piangeva / Quando la sua gente andarsene vedeva / Perché la gente scappa ancora non capiva / Dall’alto della sua locomotiva
La gente che abbandona spesso il suo paesello / Lasciando la sua falce in cambio di un martello / È gente che ricorda nel suo cuore errante / Il misero guadagno del bracciante
Ma una tarda sera partì da Torre a Mare / Doveva andare a Roma e dopo ritornare / Pensò di non partire oppure senza fretta / Di lasciare il treno a Barletta
Svelò il suo grande piano all’altro macchinista / Buono come lui ma meno utopista / Parlò delle città, di genti emigrate / A Gorgonzola oppure a Vimercate
E l’altro macchinista capì il suo compagno / Felice e soddisfatto del proprio guadagno / E con le parole cercava di fermarlo / Ma fu una mano ad addormentarlo
[By Rino Gaetano © 1974 Sony Music / Universal Music, 1974]