Questo post di Di Maio dimostra il dominio del Movimento 5 Stelle su Facebook (gli altri partiti prendano nota)

di Mauro Munafò (espresso.repubblica.it, 14 febbraio 2018)

La foto che c’è all’inizio di questo post vi è familiare? Dovrebbe perché, da quanto mi risulta, è il contenuto politico più visto almeno dell’ultimo anno sul Facebook italiano.di_maio_post_ieneUn record i cui numeri ancora sono in crescita e che, al momento di scrittura di questo post, significa 115mila condivisioni e più di 137mila azioni tra like e faccine e circa 20mila commenti. Si tratta del post con cui Luigi Di Maio, capo politico e candidato premier del Movimento 5 Stelle, spiega a Filippo Roma come il movimento che guida intende affrontare il caso dei rimborsi che gli eletti pentastellati hanno bonificato e poi annullato. Un caso scoperchiato dal programma di Italia 1 Le Iene che sta occupando prime pagine e tg e rappresenta un importante banco di prova per Di Maio stesso per dimostrare la sua capacità di direzione. Quante persone hanno visto questa foto? Non posso dirlo con certezza (solo l’amministratore della pagina di Luigi Di Maio lo sa). Ma incrociando i dati su post simili condivisi da altre pagine politiche, possiamo stimare una cifra di persone raggiunte non inferiore a 4-5 milioni. Sì, circa 4 milioni di persone sono state raggiunte direttamente e senza intermediazione alcuna dal messaggio di Luigi Di Maio. Ora, non è questo il luogo per discutere sulla questione in sé: non importa cosa ne pensiate del caso rimborsi del M5S. Quello su cui voglio concentrarmi in questo articolo è la potenza mostrata dai 5 Stelle nell’uso dei social network: una potenza che nessun’altra forza politica italiana è in grado di schierare. La forza dei 5 Stelle infatti si fonda sulla presenza di decine di pagine legate ai diversi eletti con decine di migliaia di fan ciascuna, cui si aggiunge un nutrito sottobosco di pagine e gruppi più o meno ufficiali. Dal mio personale monitoraggio che tengo per L’Espresso risulta che, sulle 20 pagine politiche con più fan, 8 risultano legate a esponenti del Movimento. Sulle prime 5, ben 4 sono dell’universo pentastellato. Perché questo è importante? Semplice. La pagina con più fan e maggiore portata politica in Italia è quella di Matteo Salvini, che ha da poco superato Beppe Grillo oltre la quota dei due milioni di like. Ma il vantaggio di Di Maio e soci è legato all’effetto-Rete: il post con la Iena di cui parliamo, infatti, mi risulta essere stato condiviso da almeno 40 importanti pagine della galassia 5 Stelle: da Grillo ad Alessandro Di Battista, fino a quelle degli esponenti meno noti ma con un loro seguito comunque importante. L’algoritmo di Facebook che determina cosa vedete sulla vostra pagina tende a privilegiare i contenuti che sono stati condivisi da più pagine e contatti che seguite. Quindi se Di Maio scrive una cosa e Beppe Grillo la condivide, e se voi avete i like a entrambe le pagine (cosa piuttosto probabile se siete fan del Movimento), la probabilità che voi vediate quel contenuto si moltiplica. Quando Di Maio parla di “effetto boomerang” per i partiti che stanno cercando di cavalcare il caso dei rimborsi dei 5 Stelle per screditarli si riferisce quindi anche a questo: non conta quanti tg, siti o giornali tratteranno la notizia. Lui oggi è in grado di raggiungere direttamente milioni di potenziali elettori cui fornirà la sua versione dei fatti, senza filtri e senza dubbi. Un potere, legittimo sia chiaro, che in questa campagna elettorale è diventato quanto mai rilevante. E che forse anche dalle parti del Pd dovrebbero iniziare a prendere in seria considerazione.

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