L’agenda del leader del Cremlino: un vertice all’Assemblea Generale annuale dell’Onu con l’inquilino della Casa Bianca. Ma anche un possibile «faccia a faccia» con la popstar
(corriere.it, 24 settembre 2015)
Un vertice all’Assemblea Generale annuale dell’Onu con Barack Obama. E un altro possibile, assai probabile, con la popstar Elton John vittima giorni fa di uno scherzo da parte di due comici russi. È l’agenda di Vladimir Putin che vedrà lunedì il suo dirimpettaio americano a New York, dove i due capi di Stato si recheranno per parlare al «palazzo di cristallo». «Abbiamo concordato un colloquio con Obama», ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, alle agenzie di stampa russe. Dallo stesso Peskov peraltro è arrivata la notizia della telefonata fatta da Putin a Elton John dicendosi pronto a incontrarlo per discutere di qualsiasi argomento. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il cantante britannico aveva espresso la volontà di parlare con Putin dei diritti dei gay in Russia ed era stato vittima di uno scherzo telefonico da parte di alcuni comici che era stato trasmesso sulla tv russa. Questa volta, il portavoce di Putin ha confermato che la telefonata è avvenuta veramente e ha rivelato che il leader russo ha invitato Elton John a non prendersela per lo scherzo telefonico. Il cantante inglese giorni fa era stato vittima di uno scherzo che ha fatto il giro del mondo: aveva accettato di partecipare al gay pride a Mosca durante una conversazione telefonica con quello che credeva essere il presidente russo Vladimir Putin. «Se vuole che io venga al gay pride a Mosca, sì allora verrò al gay pride a Mosca», aveva detto all’uomo che si era presentato come l’interprete del leader del Cremlino e che gli aveva chiesto se avrebbe partecipato al gay pride a novembre. All’altro capo del telefono non c’era però Putin, bensì due presentatori televisivi russi che avevano deciso di inscenare lo scherzo dopo che la popstar britannica aveva chiesto pubblicamente di parlare con Putin per discutere del rispetto dei diritti dei gay. «John si aspettava quella telefonata e quindi ha immediatamente creduto che fosse vera», hanno riferito i finti Putin, Vladimir Krasnov e Alexei Stlyarov, meglio noti come Vova e Lexus. Poi però la telefonata del vero Putin è arrivata sul serio.