di Alice Castagneri (lastampa.it, 29 aprile 2023)
Pupo farà il giurato a quello che per tutti è il Sanremo della Russia. Il festival patriottico Road to Yalta prenderà il via il 2 maggio, con una serata di gala che si terrà nel Palazzo di Stato del Cremlino. Il cantante di Gelato al cioccolato sarà l’«ospite speciale», come si legge sul sito del famoso evento che ha tra i suoi scopi dichiarati di portare avanti la propaganda russa e «rafforzare la vera immagine del soldato-liberatore sovietico».
Il festival, infatti, unisce gli artisti «stanchi della perfidia degli Stati Uniti». Denis Maidanov, primo vicepresidente del comitato cultura della Duma, in un’intervista al quotidiano Rossijskaja Gazeta, ha detto: «I concorrenti condividono i nostri valori. Dobbiamo nutrire di ideologia la guerra patriottica». Non è la prima volta che Pupo prende parte alla kermesse, ci era già andato nel 2021, esattamente un anno prima dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Lo scenario globale, però, ora è del tutto diverso e la presenza di Enzo Ghinazzi non passerà di certo inosservata, soprattutto considerata la posizione che l’Italia ha sempre espresso sul conflitto dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
La guerra sarà anche al centro delle canzoni. Il regolamento, infatti, prevede che quindici cantanti stranieri si esibiscano con altrettanti cantanti russi interpretando classici e canti sovietici. In un video promozionale, Pupo si mette in viaggio e in auto duetta virtualmente sulle note del canto partigiano Bella ciao insieme al conduttore russo Ernest Mackevicius, che compare in una clip girata sulla spiaggia di Yalta. La Crimea è occupata da Mosca dal 2014 ed è da lì che oggi partono molti attacchi alle città ucraine. Il festival si è sempre tenuto lì, ma quest’anno non è stato possibile per ragioni di sicurezza. Gli organizzatori, comunque, mirano a riportarlo in Crimea al più presto, da qui il titolo Road to Yalta appunto.
In giuria, oltre a Pupo, l’ex ministro della cultura della Federazione Russa Mikhail Shvydkoi, il ministro del turismo della Repubblica di Crimea Vadim Volchenko, il primo vicepresidente del comitato cultura della Duma Denis Maidanov, Michael Kovalchuk, presidente del National Research Center “Kurchatov Institute” e i cantanti Leshchenko, Zara e Kai Metov. Inutile dire che il rischio di incidente diplomatico è alto. Dallo staff del cantante per ora preferiscono non commentare.
Tante le critiche sui social. «Certo che ci vuole un bel coraggio, andare oggi in Russia ed intascare quattrini di un popolo che si sta macchiando dei peggiori crimini contro l’umanità… vergogna Pupo», si legge in un tweet. «Che schifo. Doppio insulto al nostro Paese ed ai nostri valori», scrive un altro ragazzo. «Anche io ho avuto diverse chiamate per fare dei concerti in Russia ma ho declinato. Amo il popolo russo ma fino a quando c’è questa situazione, che è inaccettabile, non me la sento» commenta Al Bano.