(adnkronos.com, 21 marzo 2024)
Pupo, dopo la recente esibizione a Mosca, non potrà tenere il concerto programmato a Vilnius il prossimo 26 aprile. Dopo lo show Gli amici di Pupo, andato in scena al Teatro del Cremlino il 15 marzo, dice l’artista in un video diffuso dall’agenzia russa Tass, è scattato il ban. «Qualche settimana fa ho ricevuto una telefonata dall’organizzatore del mio spettacolo in Lituania che avrebbe dovuto svolgersi il 26 aprile» a Siauliai, quarta città del Paese.
«Mi ha detto che stava ricevendo pressioni molto forti da politici e giornalisti, avevano saputo che avrei fatto il mio spettacolo Gli amici di Pupo al Cremlino il 15 marzo. Mi hanno fatto capire che se avessi cantato al Cremlino non avrei potuto cantare in Lituania. Io posso prendere ordini dagli amici lituani e seguire le loro indicazioni? Con tutto il rispetto, non ho mai preso ordini da nessuno e ho sempre fatto quello che ho ritenuto giusto e opportuno», dice Pupo.
«L’arte, la musica, la cultura non devono subire nessun tipo di censura. Io canto volentieri in Russia, con gioia, come canto volentieri in Lituania e in tutti i Paesi del mondo. C’è da dire una cosa. I signori lituani parlano di intolleranza. In questo caso mi pare che gli intolleranti siano loro. In Russia nessuno mi ha mai messo davanti alla scelta dicendo “se canti in Lituania non potrai più venire a cantare in Russia”. Non l’avrei mai accettato. Sono un artista libero, un uomo libero e rispetto tutte le culture del mondo. Chiunque voglia impedire agli artisti di portare la loro creatività nel mondo non va d’accordo con me», aggiunge.
Il tema trova spazio anche sul sito dell’emittente lituana di Stato, Lrt. L’annullamento del concerto è al centro di un articolo in cui si afferma che «il cantante in passato ha mostrato simpatie per la Russia ed è stato messo al bando dall’Ucraina dal 2022. Pupo ha inciso una canzone con artisti russi e l’ha eseguita in un festival in Crimea, la penisola annessa dalla Russia nel 2014», si legge.
La decisione di annullare il concerto sarebbe attribuita ai gestori dell’arena e non agli organizzatori dell’evento. «Quando gli abbiamo chiesto del suo viaggio in quel Paese, ci ha detto che non parla di politica. Il suo messaggio è semplice, colombe di pace per il mondo. L’italiano ci ha garantito che è andato a Mosca per la pace» dice Modestas Telksnys, organizzatore del concerto. «Abbiamo un contratto con l’arena, con l’artista, non abbiamo basi legali per cancellare» il concerto.
Pupo non è una persona non grata in Lituania. Il concerto, però, non si farà. Una nota della Siauliai Arena ufficializza la cancellazione: «Abbiamo buone notizie per tutti quelli che non sono indifferenti all’aggressione russa in Ucraina. Abbiamo ricevuto la rassicurazione che Enzo Ghinazzi-Pupo, dopo essersi esibito qualche giorno fa al Cremlino, sarà sostituito da un altro artista».