Per Charli XCX anche “Kamala È brat”

(ilpost.it, 24 luglio 2024)

Sui social network, specialmente tra utenti anglosassoni ma ormai anche in Italia, quella del 2024 è la “brat summer”, o la “brat girl summer”. Kamala Harris, la candidata di fatto dei Democratici alle elezioni presidenziali statunitensi di novembre, è brat, o almeno così ne parlano in molti, prima fra tutti la cantante pop britannica Charli XCX, che con il suo ultimo disco – Brat, per l’appunto – è diventata la responsabile del filone di meme più popolare di queste settimane. Un meme che si è imposto come succede ormai sempre più raramente in un’epoca in cui la produzione di contenuti on line è assai frammentata e non riesce quasi mai a catalizzare l’attenzione della maggioranza.

Brat significa qualcosa come “ragazzaccia” (non ha genere, ma è usato soprattutto al femminile), nel senso di ragazzina impertinente, discola, maleducata, sfacciata, ma con una connotazione di orgoglio e autodeterminazione, non di biasimo. E la “brat girl summer” è l’estate delle ragazzacce, l’estate in cui si rivendica la libertà di fare qualche pazzia o di comportarsi in modo indisciplinato: in senso letterale, come invito a emanciparsi e a divertirsi senza curarsi troppo delle regole, ma anche ironico, intendendo cioè che in realtà non si farà nessuna follia, anche se è bello illudersi che sia così.

È possibile, o anche probabile, che se state sui social abbiate visto la parola brat associata a uno sfondo verde acido, perché il disco di Charli XCX, pseudonimo di Charlotte Emma Aitchison, ha avuto straordinaria fortuna sui social network. Sia per le canzoni, prodotte da uno dei musicisti più apprezzati e originali del pop di questi anni, A.G. Cook, sia per la copertina: bruttissima secondo ogni normale criterio estetico, in quanto volutamente sgranata e dall’effetto abbastanza pugno-in-un-occhio, ma in realtà riuscitissima per come è riuscita a diventare un meme di enorme popolarità.

Come molte cose che riguardano i meme e la cultura internettiana dei più giovani, non è che brat voglia dire qualcosa di preciso. Possono essere brat moltissime cose, vestiti, oggetti, comportamenti, persone, se animate dal giusto spirito o messe nel giusto contesto. L’idea di fondo è che queste cose debbano trasmettere una certa libertà sregolata e decadente, sfrontata e a suo modo carismatica, stilosa nella sua dozzinalità. In un’intervista rilasciata a giugno a Bbc Sounds, Charli XCX aveva usato come esempi dello stile brat «un pacchetto di sigarette, un accendino Bic e un top bianco da portare senza reggiseno».

Per molti versi, Charli XCX si è costruita un’immagine opposta rispetto a quella di Taylor Swift, la popstar più famosa di questi anni, che ha fondato invece la sua fama su un’estetica rassicurante, impostata su uno stereotipo di femminilità molto tradizionale, che asseconda anche la sua produzione musicale convenzionalmente pop e che appare molto pensata e curata. È invece importante, per essere brat, non dare l’impressione di volerlo essere troppo, di impegnarcisi eccessivamente.

Nelle sue interpretazioni più radicali, essere brat significa anche essere libere e felici di fare un po’ schifo, all’occorrenza. La giornalista del Guardian Zoe Williams ha scritto che l’enorme popolarità di Brat ha messo in luce «il modo in cui le giovani donne attualmente aspirano a vivere: sporche, edonistiche, felici e senza reggiseno», in aperta contraddizione con lo stile più salutista e perfettino che aveva avuto un notevole successo negli anni scorsi, specialmente sul TikTok anglosassone.

Brat è pieno di canzoni adatte a essere ballate e cantate d’estate – su Spotify la più popolare ha 95 milioni di ascolti – e il fatto che alla musica siano stati associati un’estetica e un significato così efficaci ha avuto come risultato una specie di tempesta perfetta, in termini di successo e diffusione on line. Non che sia casuale: Charli XCX è nota per essere una cantante da tormentoni, ma ha anche una solida reputazione di musicista attenta alle tendenze più avanguardistiche del pop elettronico; è in grado insomma di tenere insieme registri diversi, molto larghi ma anche sofisticati.

La copertina di Brat è stata ideata dal costumista e designer statunitense Brent David Freaney, e la stessa Charli XCX aveva raccontato che lo stile raffazzonato e sgraziato era un tentativo di spiazzare il pubblico e smentire il luogo comune secondo cui le pop star debbano necessariamente apparire sulla copertina dei loro dischi. Per questo motivo, aveva deciso di optare per un colore che considerava di «una tonalità di verde offensiva e disturbante, che potesse innescare l’idea che qualcosa non andasse» in chi la guardava. Per la promozione del disco è stato creato anche il brat generator, un’app che consente di scrivere qualsiasi parola e farla apparire sulla copertina dell’album con lo stesso font sgranato, che ha avuto un ruolo determinante nella prima diffusione del meme e, di conseguenza, del disco.

Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, l’aggettivo brat abbinato un po’ a qualsiasi cosa e il colore verde acido hanno popolato i social, passando di bolla in bolla fino a diventare una cosa abbastanza di massa, conosciuta e reinterpretata anche in Italia. Ma il meme è diventato realmente mainstream con l’associazione a Kamala Harris – una che è sempre stata oggetto di contenuti virali di vario tipo –, anche perché la stessa Charli XCX ha twittato: «Kamala IS brat», avallandola e incentivandola.

Subito dopo l’account X della campagna elettorale di Joe Biden – che, da domenica, ha cambiato il proprio nome da “Biden HQ” a “Kamala HQ” – ne aveva approfittato per cambiare la propria immagine di sfondo facendone una uguale alla copertina dell’album di Charli XCX: uno sfondo verde acido con una scritta sgranata, per l’appunto. Gevin Reynolds, spin doctor che in passato ha lavorato nello staff di Harris, ha definito la scelta di richiamare la copertina di Brat «estremamente intelligente», considerandola «il riconoscimento di quanto siano fondamentali i giovani elettori per vincere le elezioni di novembre».

Secondo Know Your Meme, un sito che dal 2007 archivia, studia e spiega i meme che nascono e si diffondono su Internet raccontandone l’evoluzione, il filone della “brat girl summer” si è intensificato a partire dal 22 giugno, quando l’account Instagram @catherineannechiang aveva pubblicato una raccolta di fotomontaggi realizzati con il font sgranato di Brat e accompagnati dalla didascalia «happy brat summer», ottenendo centinaia di migliaia di interazioni. Tra i più entusiasti sostenitori di Charli XCX e delle sue scelte estetiche c’è stato l’attore americano Kyle MacLachlan, famoso per essere stato l’agente Cooper in Twin Peaks, che ha pubblicato molti video in cui indossa una maglietta verde acido e canta le canzoni di Brat.

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