Pupo in Bielorussia: «Io lavoro e basta. Non faccio politica»

di Alberto Pierini (quotidiano.net, 15 luglio 2023)

«Sono qui gratis e solo per fare il mio lavoro: sono qui perché sono un uomo libero». Enzo Ghinazzi, per tutti Pupo, è a un festival, impegnato a valutare i nuovi talenti della musica pop. Normale? Sì ma il festival si chiama “Slavianskij Bazar di Vitebsk” ed è a Minsk, nel cuore della Bielorussia, ai confini della guerra. E la polemica riesplode.

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Come iniziò il Tour de France

di Gabriele Gargantini (ilpost.it, 14 luglio 2023)

Il 19 luglio del 1903 a Ville-d’Avray, un Comune poco fuori Parigi, terminò la prima edizione del Tour de France. La corsa, partita il 1° luglio da Parigi, ebbe una lunghezza complessiva di 2.428 chilometri, che il vincitore, il francese di origini valdostane Maurice Garin, percorse con una velocità media di 25,6 chilometri orari. Quel primo Tour fu organizzato quando già era popolarissimo il ciclismo su pista e mentre si stavano affermando le gare su strada, ma quando ancora di fatto non esistevano le corse ciclistiche a tappe.

Ph. Jules Beau / Wikimedia

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Savoia e Borromeo, una storia arcitaliana

di Guia Soncini (linkiesta.it, 6 luglio 2023)

Questa è una storia di mancata curva d’apprendimento, come tutte. Ma è anche una storia di pregiudizi, liberatorie, e mitomania sperimentale. Una storia arcitaliana, giacché l’italianità è quel disgraziato carattere che una vita in esilio non basta a mitigare. Beatrice Borromeo è Virna Lisi in Amarsi un po’: quella che può scrollare le spalle rimarcando quanti papi ha nell’albero genealogico.

Ph. Markus Spiske / Unsplash

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La bici di Bartali esposta al Museo della Memoria di Assisi

(ansa.it, 13 luglio 2023)

La bicicletta con cui nel 1949 il grande campione di ciclismo Gino Bartali arrivò secondo al Tour de France potrà essere ammirata al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”, che si arricchisce così di un nuovo prezioso oggetto. L’esposizione, grazie alla concessione temporanea dal collezionista Gianfranco Trevisan di Padova, verrà allestita nei locali del vescovado-santuario della spogliazione e durerà circa due mesi.

Ansa

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Le Filippine permetteranno la proiezione di “Barbie”, nascondendo una contestata mappa

(ilpost.it, 12 luglio 2023)

L’autorità che nelle Filippine si occupa di censurare i film ha dato il proprio consenso alla proiezione nel Paese di Barbie, dopo che nei giorni scorsi c’erano state grosse polemiche per via della presenza in una scena di una mappa che sembra contenere quella che viene chiamata “linea dei nove tratti”. La linea rappresenta le rivendicazioni territoriali della Cina nel Mar Cinese Meridionale, un’area ricca di risorse rivendicata da diversi Paesi, tra cui Filippine, Indonesia, Malaysia, Vietnam e Brunei.

Warner Bros Pictures / Youtube

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Al tempo di Canova, nemmeno se frequentavi il Vaticano conoscevi le sembianze del Papa

di Camillo Langone (ilfoglio.it, 12 luglio 2023)

1779: Antonio Canova si trova in Vaticano, ed è Antonio Canova ed è devotissimo (va continuamente a messa), eppure non riconosce il Papa. Vede tre ecclesiastici avanzare ma ce ne sono tanti di ecclesiastici in Vaticano… Insieme ai suoi accompagnatori credeva «fosse forestieri che si portassero a vedere il Museo, ma avicinatossi vidimo che quello che aveva il capello rosso aveva anco le scarpe e il vestito come un frate, allora scoperssimo che quello era il Papa…».

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Il governo cambogiano vorrebbe fare a meno di Facebook

(ilpost.it, 10 luglio 2023)

Negli ultimi giorni un annuncio del governo cambogiano che comunicava l’intenzione di interrompere le relazioni con Facebook ha generato un caso politico: alla piattaforma sono infatti iscritti più di 11 milioni di cittadini cambogiani su un totale di 16,6 milioni, ed è spesso descritta come “l’Internet della Cambogia”, perché ospita molti pezzi dell’economia locale e permette il funzionamento di diversi servizi importanti. Per questo, nel giro di poco tempo il primo ministro Hun Sen ha dovuto riconsiderare la decisione, che aveva preso per motivi di interesse politico personale.

Ph. Heng Sinith / Ap

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Una storia italiana

di Antonio Scurati (Le Monde / internazionale.it, 16 giugno 2023)

Una storia italiana. Così s’intitolava un libretto inviato da Silvio Berlusconi in milioni di case alla vigilia delle elezioni del 2001. Non aveva torto. La sua è stata indubbiamente una storia molto italiana. Ma non soltanto. La formidabile parabola esistenziale, imprenditoriale e politica di Silvio Berlusconi, se osservata a mente lucida e a ciglio asciutto, prefigura il destino storico delle democrazie occidentali in questo nuovo secolo e millennio. Non c’è dubbio che Berlusconi sia stato l’italiano più influente del secondo Novecento (Mussolini lo era stato del primo).

Ph. Simona Granati / Corbis – Getty Images

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Le torte in faccia: da gag comica a forma di protesta

(ilpost.it, 18 giugno 2023)

Quello di lanciare una torta in faccia a qualcuno per scherzo o per dispetto è un tema ricorrente sia nel cinema sia nella televisione: anche se nella vita di tutti i giorni non è un gesto comune, si trova in decine di vecchi film e sketch comici, e negli anni Settanta si trasformò anche in gesto politico di protesta. I lanci o le “battaglie” di torte in faccia diventarono famosi a inizio Novecento grazie al cinema muto statunitense.

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