Trump si è costituito in Georgia: arrestato e subito rilasciato

(ansa.it, 25 agosto 2023)

È durato solo 20 minuti l’arresto di Donald Trump, con rilascio immediato su cauzione, per aver tentato insieme ad altri 18 alleati di ribaltare il voto in Georgia nel 2020. Ma le immagini della sua quarta incriminazione sono destinate a restare nella storia: la discesa al tramonto dal suo jet privato col pollice alzato ma il viso imbronciato, il percorso con un gigantesco corteo di auto e moto di scorta degno di un presidente più che di un ex, solo un pugno di fan lungo la strada, oltre a qualche residente del quartiere afroamericano che gli urlava volgarità e faceva gesti osceni.

Ph. Chris Delmas / Afp

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In uno scatto il grottesco destino di Giuliani, da sceriffo a teppista

di Enrico Cicchetti (ilfoglio.it, 24 agosto 2023)

«When I was just a baby my mama told me: son / Always be a good boy, don’t ever play with guns». A differenza del galeotto della ballata di Johnny Cash, Folsom prison blues, il protagonista di questa storia non ha giocato con le pistole e grazie al cielo non ha accoppato nessun poveraccio a Reno. Ma anche a Fulton il tempo può scorrere lento e la tristezza farsi sentire. Il “blues”, o almeno una certa tensione, è immortalato in una fotografia che rimbalza tra etere e fibra. Lo si vede da piccoli segni: si aggrappa alle rughe della fronte e fa sparire la bocca in una linea contratta.

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“Barbie” è stato vietato in più Paesi

(ilpost.it, 15 agosto 2023)

Lunedì il ministero della Cultura dell’Algeria, che ha tra le altre cose lo scopo di controllare i contenuti dei film proiettati nei cinema sul territorio, ha vietato la proiezione di Barbie, il popolarissimo film di Greta Gerwig già uscito nel Paese da qualche settimana. Secondo Reuters, che cita un giornale algerino, il ministero ritiene che il film «promuova l’omosessualità e altre devianze occidentali» e «non sia conforme alle credenze religiose e culturali dell’Algeria». In Algeria l’omosessualità e la transessualità sono illegali e punite col carcere.

Warner Bros Pictures

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L’invasione russa ha militarizzato anche l’industria del gaming ucraina

di Giuseppe Giordano (linkiesta.it, 4 agosto 2023)

Nel racconto della storia dei videogiochi, scritto dal giornalista e saggista Tristan Donovan (Replay. The History of Video Games, Yellow Ant, 2010), si legge che i cabinati nel blocco sovietico erano tecnologicamente più arretrati degli equivalenti occidentali. Ed erano costosi: per il prezzo di un gettone potevi acquistare un piccolo pasto. Il regime comunista esercitava uno stretto controllo sulle opere multimediali interattive nell’Unione Sovietica: non era possibile inserire un punteggio in una classifica, perché questo avrebbe incoraggiato la concorrenza e non la cooperazione.

LaPresse

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Le cantanti spagnole che si stanno scoprendo il seno per rivendicare i diritti delle donne

(ilpost.it, 19 agosto 2023)

Nei momenti più intensi dei concerti dal vivo, può capitare che i musicisti o i cantanti si tolgano la camicia o la maglietta rimanendo a petto nudo. È un gesto che in Spagna hanno cominciato a fare anche alcune cantanti, sia per rivendicare i diritti delle donne sia per superare gli stereotipi legati al corpo femminile nudo e invocare la lotta per l’uguaglianza tra i generi. L’ultima cantante spagnola ad aver mostrato il seno in pubblico durante un concerto è stata Eva Amaral, che è anche la più famosa.

Ph. Paco Santamaría / Efe

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Il sostegno di Meryl Streep e George Clooney allo sciopero degli attori di Hollywood

di Valentine Ulgu-Servant (vanityfair.it, 7 agosto 2023)

Meryl Streep e George Clooney sostengono il vento di rabbia che soffia a Hollywood. Gli attori si sono uniti agli sceneggiatori nello sciopero delle ultime tre settimane, e le star più importanti sono poche e lontane dal picchetto. Niente panico: gli attori più famosi non sono insensibili alla causa. Altrettanti sostengono il movimento di protesta dietro le quinte, mettendo le mani in tasca. Più che un gesto simbolico, si tratta di un gesto cruciale per gli scioperanti più precari, per i quali la chiusura dell’industria sta rendendo difficile arrivare a fine mese.

Ph. Lester Cohen / Getty Images

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L’Argentina vuole punire i tifosi che bruciano le sue banconote

(ilpost.it, 12 agosto 2023)

Giovedì le autorità argentine hanno detto che bruciare, strappare o distruggere banconote negli stadi della provincia di Buenos Aires (Argentina) sarà considerato un reato. Nell’ultimo anno la pratica è diventata piuttosto comune fra le tifoserie delle squadre di calcio brasiliane, cilene e uruguaiane in trasferta in Argentina per le coppe sudamericane: i tifosi stranieri hanno infatti distrutto in più occasioni banconote da 1.000 pesos per prendersi gioco della prolungata crisi economica del Paese e dello scarso valore del peso, la valuta argentina.

Ph. Marcelo Endelli / Getty Images

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X rallenta i link ai siti che non piacciono a Elon Musk

di Chiara Crescenzi (wired.it, 16 agosto 2023)

I collegamenti da X, l’ex Twitter, a New York Times, Facebook e altre piattaforme on line sembrano fortemente rallentati negli ultimi giorni. Il motivo? Elon Musk avrebbe deciso di scagliarsi contro quelle aziende che di recente lo hanno fatto arrabbiare. Stando al risultato di alcuni test condotti ieri da The Washington Post, gli utenti hanno dovuto aspettare 5 secondi prima di riuscire ad aprire i siti web colpiti dall’ira dell’imprenditore.

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Iran: il regista Saeed Roustayi condannato a sei mesi di carcere per aver presentato il suo film a Cannes

(ilpost.it, 16 agosto 2023)

Un tribunale iraniano ha condannato a sei mesi di carcere il regista Saeed Roustayi per aver presentato il suo film Leila e i suoi fratelli al Festival di Cannes del 2022 senza l’autorizzazione del governo. Insieme a Roustayi è stato condannato anche il produttore del film, Javad Noruzbegi: i due sono accusati di «contribuire alla propaganda dell’opposizione al sistema islamico».

Liberation

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Jesus Christ Superstar: i 50 anni di un musical diverso dagli altri

di Giulio Zoppello (wired.it, 15 agosto 2023)

Quando uscì, Jesus Christ Superstar divenne una delle opere più divisive di sempre. Ed era del resto inevitabile data la sua natura volutamente irriverente, rivoluzionaria, totalmente slegata da come Gesù Cristo era stato concepito fino ad allora. I 50 anni che compie questo musical straordinario celebrano non solo la sua bellezza estetica, ma quanto abbia cambiato la nostra concezione della religione, il nostro rapporto con essa.

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