Taylor Swift sposta davvero voti alle elezioni europee?

di Silvia Bombino (vanityfair.it, 13 gennaio 2024)

Lo scorso 20 settembre Taylor Swift, ventiquattr’ore dopo aver lanciato un invito su Instagram affinché i suoi follower (278 milioni) si registrassero per votare, ha convinto 35mila giovani ad aderire all’appello, circa il 25% in più rispetto al National Voter Registration Day dell’anno precedente. Ora questi nuovi elettori si presenteranno alle urne a novembre, per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti.

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In Georgia fa molto discutere un’icona sacra che rappresenta Stalin

(ilpost.it, 12 gennaio 2024)

La Chiesa ortodossa georgiana ha chiesto che venga modificata un’icona sacra esposta nella Cattedrale di Tbilisi, Capitale della Georgia, in cui è rappresentato Iosif Stalin, dittatore dell’Unione Sovietica dal 1924 al 1953. Nell’icona Stalin viene benedetto da Santa Matrona di Mosca, una mistica e guaritrice russa vissuta nel Novecento: secondo la Chiesa ortodossa, non ci sarebbero prove sufficienti a dimostrare un incontro fra i due, e quindi l’immagine andrebbe cambiata per meglio rappresentare la realtà storica.

Ph. Giorgi Kandelaki via Facebook

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L’America rassicurante di “Happy Days” festeggia 50 anni

(huffingtonpost.it, 14 gennaio 2024)

Era il 15 gennaio 1974, un martedì, quando sul network statunitense Abc debuttò quella che sarebbe diventata una delle sit-com più iconiche della storia della tv, Happy Days, creata da Garry Marshall. Un viaggio indietro nel tempo durato 11 stagioni (fino al 24 settembre 1984, per 255 puntate) in un apparente “mondo perfetto” filtrato da tanto humour, buoni sentimenti e colori pastello, e dalla nostalgia di una Milwaukee tra anni Cinquanta e Sessanta, tra ricordi e sogni, affidato a un cast che comprendeva Ron Howard (poi regista e produttore da Oscar, interprete del bravo ragazzo protagonista Richie), Henry Winkler, Marion Ross, Tom Bosley, Erin Moran, Anson Williams, Don Most.

Abc / Paramount Television

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Gli artisti finlandesi e islandesi contro Israele all’Eurovision

(ilpost.it, 12 gennaio 2024)

Più di 1.400 tra artisti, musicisti e lavoratori del settore musicale di Finlandia e Islanda hanno chiesto l’esclusione di Israele dalla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, la principale competizione musicale europea, nonché uno dei principali eventi televisivi non sportivi che si tengono ogni anno (da qualche anno per ragioni di mercati affini la competizione coinvolge anche Paesi di altri continenti, come appunto Israele ma anche l’Australia).

Ph. Christopher Furlong / Getty Images

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Capelli d’Italia: la nuova chioma del ministro Lollobrigida

di Simone Canettieri (ilfoglio.it, 11 gennaio 2024)

Ministro, Francesco Lollobrigida: che chioma! «Ho fatto un rafforzamento». Bello, le dona. È andato in Turchia? «No. Non le rispondo». È una svolta tricologica in vista di una candidatura alle Europee: un ciuffo per Strasburgo? «No, non mi candido, e non so nemmeno cosa farà Giorgia, tanto me lo chiedete tutti. Però per noi è ora di rafforzarci, e anche io mi sono dato una rafforzatina». Simpatico e guascone come pochi, il titolare della sovranità alimentare, nonché super big del governo Meloni, da qualche giorno sfoggia anche una certa sovranità di capelli.

Ansa

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“Telemarafon” non piace più come prima

(ilpost.it, 11 gennaio 2024)

Da un po’ di tempo in Ucraina viene presa di mira una trasmissione televisiva che nelle prime fasi della guerra contro la Russia era molto popolare e apprezzata. Si chiama Telemarafon «Yedyni novyny», in Italiano Telemaratona «L’unica notizia», ha sempre raccontato il conflitto con toni enfaticamente patriottici ed è onnipresente sia sulla televisione pubblica sia su quella privata ucraina. Oggi in molti considerano il suo modo di raccontare eccessivo e ridicolo, oltre che troppo ottimista.

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La filosofia post-digitale di Lady Gaga

di Daniele Cassandro (internazionale.it, 6 dicembre 2023)

Nell’estate del 2013, quando uscì Applause, il nuovo singolo di Lady Gaga, il mondo soffriva di affaticamento da Gaga. Ne soffriva l’artista stessa, che alla fine del suo Born this way ball tour si fermò molti mesi per operarsi all’anca. Applause è comunque un grande pezzo: fin dall’arpeggio di synth che fa da intro è un ritorno alla Gaga elettronica e massimalista di Poker face dopo la Gaga rock e un po’ predicatoria del precedente album Born this way.

Intrerscope

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La politica indiana non ha più il senso dell’umorismo

(ilpost.it, 7 gennaio 2024)

Nelle ultime settimane sui giornali indiani e internazionali si è discusso del senso dell’umorismo, o meglio della sua presunta scomparsa, nella politica nazionale, a partire da un episodio che ha visto coinvolti il deputato dell’opposizione Kalyan Banerjee e il vicepresidente del Paese Jagdeep Dhankhar. La conclusione piuttosto condivisa di queste riflessioni e delle persone intervistate è che in India sia sempre più raro che i politici ridano di loro stessi e che l’insofferenza per la satira sia invece sempre più diffusa.

Manjul via Facebook

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L’anguria palestinese sbarca a Hollywood

(lastampa.it, 6 gennaio 2024)

È verde, ma anche rossa, bianca e nera. Proprio come la bandiera palestinese. In più è un frutto coltivato in tutto il Medio Oriente da millenni. Quanto basta perché l’anguria, ormai da decenni, diventasse un simbolo politico, adottato in tutto il mondo dai sostenitori della causa palestinese. Ma ora questo frutto, diventato ormai un logo, sbarca a Hollywood.

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Sejmflix: la straordinaria popolarità mediatica del Parlamento polacco

(ilpost.it, 5 gennaio 2024)

A dicembre la sessione del Parlamento polacco in cui è stata votata la fiducia al nuovo governo, guidato dal liberale Donald Tusk, è diventata un piccolo evento mediatico: il voto parlamentare è stato trasmesso in molti cinema in tutta la Polonia, e milioni di persone si sono connessi su YouTube e su altre piattaforme per vederlo in streaming. Per molte polacche e polacchi quel voto è stato un evento storico cui assistere, perché ha comportato la fine del lungo governo del Pis (sigla di Diritto e Giustizia).

Ph. Michal Dyjuk / Ap

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