L’industria del cinema si riconverte alla guerra

(ilpost.it, 25 ottobre 2023)

Dal giorno successivo all’attacco di Hamas in Israele le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno ordinato la chiusura dei cinema, l’interruzione di tutte le produzioni cinematografiche e televisive e la fine anticipata dell’Haifa Film Festival, per consentire la riorganizzazione del settore audiovisivo a supporto delle operazioni militari e della copertura informativa della guerra. Quanto successo in Israele è una versione più estesa e organizzata di un fenomeno che si era già osservato un anno e mezzo fa in Ucraina, subito dopo l’invasione russa.

Ph. Oded Balilty / Ap

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Perché TikTok è più pericoloso degli altri social

di Chiara Comai (linkiesta.it, 13 ottobre 2023)

«TikTok è un sistema di raccolta dati mascherato da social media». Così scrive su Reddit l’utente «bangorlol», un ingegnere di software che cerca di scovare le falle dell’applicazione in termini di privacy. Sembra l’ennesima informazione non verificata, eppure viene riportata da Cyber Security 360 come uno degli elementi di contesto intorno all’indagine del Copasir nei confronti di TikTok, il social network cinese più scaricato al mondo.

Getty Images / Sopa Images

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Bobo, la coscienza della sinistra italiana

(ilpost.it, 21 ottobre 2023)

Bobo, militante quarantenne del Partito Comunista Italiano, comparve per la prima volta nel 1979 sulle pagine di Linus, innovativa rivista diretta da Oreste Del Buono che contribuì a far conoscere molti fumetti americani in Italia. Fu uno dei personaggi di maggior successo della satira a fumetti in Italia e il principale della produzione fumettistica di Sergio Staino, morto sabato a 83 anni. Per più di quattro decenni i dubbi, le domande, le critiche di Bobo hanno accompagnato la storia e le evoluzioni della sinistra italiana.

LaPresse

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La sorte di Giambruno e del suo ciuffo

di Guia Soncini (linkiesta.it, 20 ottobre 2023)

Anni fa, i saperlalunghisti dicevano che la ragione per cui alcuni dei figli di Silvio Berlusconi si riproducevano senza sposarsi fosse un veto paterno: se poi ti separi, non disperdiamo il patrimonio dovendo dar soldi a qualcuno che non è sangue del nostro sangue e piume delle nostre piume. Mi è tornato in mente ieri, mentre pensavo quant’è stata sveglia Giorgia Meloni a non sposarsi, quanto aver evitato di dire “finché morte non ci separi” sia stato il gesto che più la qualifica come statista, come politologa, come pianificatrice che come tutte noi si prende delle cotte per degli impresentabili ma mica le degna d’un sigillo formale.

Ph. Adam Winger / Unsplash

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Come Fabrizio Corona è diventato Fabrizio Corona

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Il caso del presunto giro di scommesse on line in cui sono sospettati i calciatori della Nazionale Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali ha riportato all’attenzione mediatica il nome dell’imprenditore Fabrizio Corona. È stato lui infatti a rivelare ai media il coinvolgimento dei calciatori nell’inchiesta, ma non è l’unico motivo per cui se ne parla: uscito da poco dal carcere dopo aver fatto dentro e fuori per una decina d’anni, nell’ultimo mese Corona è stato ospitato e intervistato in diversi programmi tv.

Ph. Daniel Dal Zennaro / Ansa

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Dopo l’Oscar, Michelle Yeoh conquista un seggio al Cio

di Andrea Nobili Tartaglia (agi.it, 17 ottobre 2023)

La malese Michelle Yeoh, prima donna asiatica a vincere l’Oscar come miglior attrice ed ex campionessa di squash, è stata eletta per un mandato di quattro anni nel Comitato Olimpico Internazionale durante la 141a sessione dell’organismo a Mumbai. Nominata dal Consiglio esecutivo del Cio a settembre, la 61enne è stata approvata a larga maggioranza insieme all’ex judoka israeliana Yael Arad, al leader sportivo ungherese Balazs Furjes, all’ex pallavolista e deputata peruviana Cecilia Villacorta, all’organizzatore di eventi sportivi tedesco Michael Mronz e al capo del Comitato Olimpico tunisino Mehrez Boussayene.

Afp

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Non nel mio tinello

di Christian Rocca (linkiesta.it, 12 ottobre 2023)

Ricevo continuamente segnalazioni di cose orrende trasmesse dalla tv italiana nei talk show serali e purtroppo ogni tanto mi imbatto su Twitter nelle relative clip di questo o quel saltimbanco, quasi sempre in forza ai giornali reazionari tipo Il Fatto o La Verità, creati dal “pensiero unico del conduttore collettivo” che in realtà è il responsabile primario, non solo il complice, dell’imbarbarimento del discorso pubblico italiano, già reso indigesto dalle fake news, dalle post verità, dalle verità alternative ingegnerizzate per riprodursi in modo esponenziale e poi esplodere come bombe a grappolo su tutti noi.

Pexels / KoolShooters

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«We see you»: le minacce social di Israele a Gigi Hadid

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 18 ottobre 2023)

Del caso di Gigi Hadid minacciata da Israele si sta parlando molto. La supermodella statunitense di origini palestinesi si è esposta su Instagram con una serie di considerazioni equilibrate rispetto al conflitto, evidenziando l’unica cosa che dovrebbe contare: una vita persa è una vita persa, poco importa che sia israeliana o palestinese. Una presa di posizione via post (in cui è stata tolta la possibilità di commento), con i suoi quasi 80 milioni di follower, che non è piaciuta all’account ufficiale dello Stato di Israele.

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Dottori, medici e sapienti: fenomenologia di Elena Basile e degli spettacoli in televisione

di Guia Soncini (linkiesta.it, 17 ottobre 2023)

«Questo è un discorso, mi scusi dottor Mieli, sottoculturale, che non mi aspetterei da lei, che stimo tantissimo, di cui conosco l’erudizione, di cui seguo gli spettacoli in televisione». È da poco iniziato Otto e mezzo di mercoledì scorso, quando una signora che nessuno di noi aveva mai notato, tale Elena Basile, decide di fare la televisione.

Ph. Amal George / Unsplash

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