Un’influencer virtuale italiana ha fondato un partito politico
di Lucia Tedesco (wired.it, 2 febbraio 2024)
Francesca Giubelli non è una ragazza come le altre. È una influencer virtuale italiana che ha conquistato migliaia di follower su Instagram. Food/travel blogger e tifosa della Roma, ha fatto il suo debutto su Instagram nel gennaio del 2020. È stata creata da Francesco Giuliani, Emiliano Belmonte e Valeria Fossatelli: la loro idea era dare vita a un’influencer virtuale che potesse rappresentare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese.
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Il candidato presidente del Ghana che si presentava dietro una maschera
(ilpost.it, 19 gennaio 2024)
«So che state cercando di capire chi è l’uomo, l’uomo con la maschera è seduto di fronte a voi»: sono le parole con cui lo scorso 7 gennaio l’imprenditore ghanese Nana Kwame Bediako ha rivelato di essere il misterioso candidato alla presidenza del Ghana, in vista delle elezioni del prossimo dicembre per scegliere il nuovo presidente e i membri del Parlamento. Nei manifesti della sua campagna elettorale infatti Bediako compariva dietro una maschera, per presentarsi come un’alternativa ai partiti tradizionali.
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Biancaneve va alla guerra
di Arianna Finos e Chiara Ugolini (repubblica.it, 18 gennaio 2024)
Biancaneve è di Destra o di Sinistra? Giorgio Gaber si prendeva gioco di certe classificazioni, esattamente trent’anni fa. Ma l’idea di due Snow White, una “progressista” Disney incarnata Rachel Zegler e una tradizionalista affidata all’astro nascente della Destra conservatrice Brett Cooper è la raffigurazione plastica dello scontro mediatico che si combatte negli Stati Uniti in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre.
Come in India il dio Rama è diventato simbolo del nazionalismo indù
(ilpost.it, 22 gennaio 2024)
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha partecipato lunedì alle grandi celebrazioni per la consacrazione del tempio di Rama ad Ayodhya, nello Stato dell’Uttar Pradesh, nel Nord dell’India. Rama è una delle divinità più importanti dell’Induismo e il nuovo tempio è stato costruito in quello che viene ritenuto il suo luogo natale. È però anche il posto dove sorgeva una moschea del XVI secolo, distrutta da una folla di 150mila fedeli induisti nel 1992, in quello che viene considerato uno degli eventi più complicati e problematici della storia recente dell’India.
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Bollywood sotto censura
di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 19 gennaio 2024)
Possono gli estremismi influenzare l’industria culturale? Sembrerebbe proprio di sì, stando a quanto accade in India. Dopo le proteste dei gruppi indù di estrema destra, Netflix ha cancellato dalla sua offerta in tutto il mondo il film Annapoorani: The Goddess of Food, realizzato dalla casa di produzione indiana Zee Entertainment. La pellicola, nei cinema indiani dal 1° dicembre e on line dal 29, racconta la storia di Annapoorani, figlia di un bramino, la casta più elevata nel sistema indù, che ha un sogno: diventare la cuoca più famosa d’India.
In Corea del Nord minorenni condannati per aver guardato serie tv proibite
di Gianluca Modolo (repubblica.it, 18 gennaio 2024)
Due ragazzi umiliati pubblicamente, davanti a centinaia di studenti riuniti in uno stadio, e condannati a dodici anni di lavori forzati. Tutti devono essere testimoni di come questi due sedicenni «non abbiano riflettuto profondamente sui loro errori», dicono gli agenti mentre ammanettano i due adolescenti rivelando agli altri presenti i loro nomi e pure gli indirizzi di casa. La loro colpa? Aver guardato serie televisive prodotte da quello che il dittatore Kim Jong-un ha appena classificato come “nemico numero uno”: la Corea del Sud.
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Il caso politico attorno ad “Anatomia di una caduta”
(ilpost.it, 19 gennaio 2024)
Dallo scorso settembre Anatomia di una caduta, il film drammatico che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes, è al centro di un dibattito relativo alla sua mancata candidatura come rappresentante francese all’Oscar per il miglior film straniero. Oltre a essere stato accolto in modo molto positivo dalla critica internazionale, che aveva lodato in particolare la qualità della sceneggiatura scritta da Justine Triet e dal marito e collega Arthur Harari, è stato infatti molto apprezzato anche dal pubblico nei Paesi in cui è uscito negli ultimi mesi, tra cui l’Italia, e a gennaio ha vinto come miglior film straniero ai Golden Globe e ai Critics’ Choice Awards, due premi americani cui si guarda molto per fare previsioni sui vincitori dei più importanti Oscar.
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Il governo italiano arruola Iginio Massari e gli dedica un decreto
di Eleonora Cozzella (repubblica.it/il-gusto, 18 gennaio 2024)
Il governo arruola Iginio Massari e gli dedica un decreto. L’idea è del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che al Sigep ha parlato della proposta di legge per il riconoscimento di chi nelle professioni dell’enogastronomia si sia particolarmente distinto e abbia dato “lustro al Paese”. Una “Legge Massari” – come Lollobrigida l’ha annunciata alla presenza del maestro pasticciere nel corso della fiera a Rimini – perché è stato lo stesso Massari, volto amato dal pubblico televisivo quanto stimato dai colleghi a livello internazionale, a sollecitare l’iniziativa.
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E fu così che il Signore creò Donald Trump
di Massimo Cavallini (ilfattoquotidiano.it, 13 gennaio 2024)
Il primo pensiero – un misericordioso pensiero – è ovviamente andato a tutti coloro che, negli Usa e nel mondo, oggi si guadagnano da vivere facendo satira politica. Data, infatti, un’occhiata al video in questione, impossibile è stato non porsi un angoscioso quesito (angoscioso, in particolare, per tutti coloro che considerano la satira una sorta di linfa vitale della libertà d’espressione).
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