Panem et circenses: i Talebani puntano tutto sul cricket

di Edoardo Giribaldi (huffingtonpost.it, 28 febbraio 2024)

A partire dal loro ritorno al potere, datato agosto 2021, i Talebani hanno esplicitato l’intenzione di trasformare l’Afghanistan in una potenza mondiale del cricket, con progetti ambiziosi per la costruzione di stadi all’avanguardia, capaci e rilevanti al punto di ospitare prestigiose partite internazionali. Il quadro dipinto dall’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) dell’Afghanistan dal ritorno dei Talebani è drammatico: 28,3 milioni di persone, corrispondenti a due terzi della popolazione afghana, avevano, nel 2023, imminente necessità di assistenza umanitaria.

Afp

Continua la lettura di Panem et circenses: i Talebani puntano tutto sul cricket

Spread the love

Rino Gaetano in mostra: quando la musica prevede il futuro

di Viola Baldi (hollywoodreporter.it, 19 febbraio 2024)

È una delle controversie più celebri della musica italiana, ma qualcuno potrebbe ancora non sapere che la celebre A mano a mano, che tutti associano alla voce graffiante di Rino Gaetano, fu scritta in realtà da Riccardo Cocciante. Il cantautore crotonese si limitò a reinterpretarla; una cover resa ormai ben più celebre dell’originale, grazie al ritmo coinvolgente e ben scandito.

Museo in Trastevere

Continua la lettura di Rino Gaetano in mostra: quando la musica prevede il futuro

Spread the love

Le serie tv turche vanno anche meglio di quelle sudcoreane

(ilpost.it, 24 febbraio 2024)

Da almeno una decina d’anni le serie tv turche (che in Turchia sono chiamate dizi, abbreviazione di televizyon dizileri, serie televisive) stanno riscuotendo un successo internazionale notevole. Questi prodotti di intrattenimento hanno dato vita a un’industria di proporzioni enormi, al punto che, secondo le stime di Parrot Analytics (una società di analisi di dati) citate dall’Economist, attualmente la Turchia è il terzo Paese al mondo nell’esportazione di serie tv, dietro a Regno Unito e Stati Uniti.

Continua la lettura di Le serie tv turche vanno anche meglio di quelle sudcoreane

Spread the love

La Sandra Milo che non si ricorda, paladina di mille cause

di Valter Vecellio (huffingtonpost.it, 2 febbraio 2024)

Un’epoca remota, il 1966. I partiti ci sono ancora: con le loro sezioni, gli apparati, i congressi, le “feste”; hanno anche i loro quotidiani: la Democrazia Cristiana Il Popolo; il Partito Comunista l’Unità; e poi l’Avanti!, organo del Partito Socialista; Il Secolo d’Italia, del Movimento Sociale; La Voce Repubblicana del Partito Repubblicano… giornali ancora letti, dai militanti e dalla classe allora dirigente.

Ansa

Continua la lettura di La Sandra Milo che non si ricorda, paladina di mille cause

Spread the love

Lionel Messi ha dovuto spiegare che non preferisce il Giappone alla Cina

(ilpost.it, 20 febbraio 2024)

Lunedì Lionel Messi, che adesso gioca nella squadra statunitense di calcio dell’Inter Miami, ha risposto pubblicamente a una polemica nata dalla sua mancata partecipazione a un’amichevole dell’Inter Miami a Hong Kong, pubblicando sul social cinese Weibo un video “riparatore” in cui ha cercato di spiegare la sua posizione. La polemica, che era iniziata giorni fa e non si è ancora conclusa, sta coinvolgendo il governo di Hong Kong, i media di Stato cinesi e perfino la Nazionale argentina.

Ph. Louise Delmotte / Ap

Continua la lettura di Lionel Messi ha dovuto spiegare che non preferisce il Giappone alla Cina

Spread the love

Luvumbu esulta come Lukaku, costretto a rifugiarsi in Congo

di Edoardo Giribaldi (huffingtonpost.it, 19 febbraio 2024)

Héritier Luvumbu, ala sinistra da qualche giorno non più in forze al Rayon Sports, squadra che naviga nelle zone alte della classifica della Premier League del Ruanda, massimo campionato di calcio a livello nazionale, segna, direttamente da calcio di punizione, il gol dell’1-0 nel match contro il Police F.C. Qualche giorno più tardi viene sospeso dalla Federazione calcistica del Ruanda per sei mesi, il suo contratto col Rayon Sports viene stracciato per “cattiva condotta” ed è costretto a lasciare il Paese, rifugiandosi nella Repubblica Democratica del Congo, accolto dal ministro dello Sport locale.

Continua la lettura di Luvumbu esulta come Lukaku, costretto a rifugiarsi in Congo

Spread the love

Il caso attorno alla canzone che Israele presenterà all’Eurovision

(ilpost.it, 24 febbraio 2024)

Questa settimana l’emittente pubblica israeliana Kan ha annunciato di avere dato inizio a un «dialogo» con l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu, l’ente che organizza l’Eurovision Song Contest, il più importante e seguito concorso musicale europeo) relativo all’ammissibilità di October Rain, la canzone che dovrebbe rappresentare Israele alla prossima edizione della manifestazione, che inizierà il 7 maggio a Malmö, in Svezia. Da qualche anno, per ragioni di mercati affini, la competizione coinvolge infatti Paesi di altri continenti, come l’Australia e per l’appunto Israele.

Continua la lettura di Il caso attorno alla canzone che Israele presenterà all’Eurovision

Spread the love

Uso pesante di palco leggero: se l’artista-attivista dirotta lo show

di Sebastiano Pucciarelli (huffingtonpost.it, 17 febbraio 2024)

Molto si è detto sull’irruzione della politica in un Festival di Sanremo che, fino all’ultimo, pareva decisamente apolitico. In questa edizione della normalizzazione ci si era rassegnati a dibattere su un paio di scarpe e un balletto poco riuscito, dopo gli “exploit trasgressivi” dei cantanti lo scorso anno (anche lì tutto sommato poca roba, nonostante la solita amplificazione Ariston: Articolo 31 e Fedez che urlano «Giorgia legalizzala», e sempre Fedez che prima strappa la foto di un sottosegretario, poi cede al bacio di Rosa Chemical).

Continua la lettura di Uso pesante di palco leggero: se l’artista-attivista dirotta lo show

Spread the love

Donald Trump e le sneakers tutte d’oro post-sentenza

di Aurora Mandelli (vanityfair.it, 19 febbraio 2024)

Se i brand fanno politica, la politica può usare la moda? Sicuramente Donald Trump non poteva che essere il primo leader a lanciarsi in questa impresa. L’ex presidente degli Stati Uniti, attualmente in corsa per le prossime elezioni, ha ufficialmente firmato una linea di sneakers limited edition chiamata Never Surrender High-Tops. Con tanto di promozione a mo’ di influencer effetto shoc.

Ph. Chip Somodevilla / Getty Images

Continua la lettura di Donald Trump e le sneakers tutte d’oro post-sentenza

Spread the love