Pupo in Russia per promuovere la pace

di Simona Marchetti (corriere.it, 12 marzo 2024)

È in partenza per la Russia, dove resterà una settimana insieme a tutti i suoi musicisti, ai suoi tecnici e ai reporter per dare, a suo dire, il suo contributo alla pace. Con un post sulla propria pagina Instagram, Pupo – all’anagrafe Enzo Ghinazzi – ha annunciato che il prossimo 15 marzo registrerà uno speciale televisivo dal titolo Pupo and Friends al Teatro del Cremlino di Mosca.

@enzoghinazzi via Instagram / ilgazzettino.it

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Un nuovo libro conferma gli apprezzamenti di Trump per Hitler

di Simone Disegni (open.online, 11 marzo 2024)

Donald Trump adora Viktor Orbán e i leader populisti d’Occidente della sua pasta. E sin qui nulla di nuovo. Nasconde a fatica il suo debole per autocrati e dittatori sanguinari come Vladimir Putin o Kim Jong-un. Boccone questo ben più indigesto, ma che ci si è dovuti abituare a masticare. Ma ora c’è di più. Il leader Repubblicano in corsa per un clamoroso ritorno alla Casa Bianca avrebbe espresso in conversazioni private con i suoi consiglieri pesanti apprezzamenti politici pure per Adolf Hitler, il Führer nazista che scatenò il massacro europeo della Seconda guerra mondiale e architettò lo sterminio di sei milioni di ebrei.

Epa

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Oscar 2024: perché le star indossavano una spilla rossa

di Alfredo Toriello (vanityfair.it, 11 marzo 2024)

Anche quest’anno il red carpet degli Oscar 2024 ha brillato a dovere. Forse il gotha di Hollywood non osa come in passato, con abiti un pizzico meno spettacolari, ma non si può non rimanere lo stesso a bocca aperta davanti ai look che hanno calcato il tappeto rosso. I più attenti avranno notato una particolarità su alcune mise: una spilla rossa.

Ph. Marleen Moise / Getty Images

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Cos’è questa storia della foto ritoccata di Kate Middleton

(ilpost.it, 11 marzo 2024)

Domenica su molti giornali internazionali è stata pubblicata una foto che ritrae Kate Middleton, la moglie del principe William d’Inghilterra, insieme ai figli. La foto è stata ripresa da tutte le principali testate internazionali perché Middleton non si faceva vedere in pubblico né fotografare da Natale: a metà gennaio l’ufficio stampa della residenza reale di Kensington Palace (quello che si occupa di William e Kate) aveva detto che era stata ricoverata per un intervento all’addome e che sarebbe tornata a svolgere le sue funzioni verso la fine di marzo, ma nelle ultime due settimane la sua assenza aveva attirato molta curiosità, con discussioni insistenti sui social network e teorie del complotto.

@princeandprincessofwales via Instagram

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Prepariamoci a vedere sempre più abiti d’archivio

(ilpost.it, 7 febbraio 2024)

Sempre più spesso le celebrità indossano sui red carpet e agli eventi importanti vestiti d’archivio, che non sono stati disegnati apposta e che non appartengono alla collezione in corso: insomma, non nuovi. È successo anche alla prima serata del Festival di Sanremo 2024, quando Clara, la prima cantante in gara, ha indossato un abito di Armani Privé della collezione di haute couture del 2011, presentato quindi a una sfilata 13 anni fa.

Pool / Getty Images

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Al via a Cinecittà le riprese de “Il fotografo del duce”

di Andrea Cauti (agi.it, 2 marzo 2024)

Sono iniziate negli Studi di Cinecittà le riprese de Il fotografo del duce, il nuovo film di Tony Saccucci, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Saccucci torna sul set dopo il caso mediatico del suo debutto Il pugile del duce – e il successivo La prima donna, premiato con il Nastro d’Argento – con una nuova indagine di memoria storica e recupero di un personaggio straordinario. Protagonista de Il fotografo del duce è Adolfo Porry-Pastorel, fotografo, giornalista, padre dei fotoreporter italiani, progenitore dei paparazzi.

Ph. Adolfo Porry-Pastorel / Il Giornale d’Italia – Archivio Storico Luce

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Quando i Sex Pistols suonavano alle feste per bambini

di Sebastiano Pucciarelli (huffingtonpost.it, 4 marzo 2024)

Non pogavo da dieci anni: ci voleva la reunion berlinese dei Cccp per trascinarmi di nuovo nella danza selvaggia, a quarantacinque anni suonati. Scusate l’incipit personale, ma a volte la forza di un’esperienza culturale si misura anche dall’ebbrezza fisica che suscita. E che, per contrasto, ti sbatte in faccia la mancanza di intensità di tante, troppe, proposte musicali odierne.

Bbc

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Trump non deve usare le canzoni di Sinéad O’Connor

di Luca Mariani (agi.it, 5 marzo 2024)

Gli eredi di Sinéad O’Connor hanno chiesto a Donald Trump di smettere di usarne la musica durante le sue manifestazioni politiche. Il mese scorso Trump ha suonato la canzone più famosa di O’Connor, Nothing Compares 2 U, durante un evento elettorale nel Maryland. Gli eredi della cantante hanno dichiarato a Bbc News che non sarebbe esagerato dire che «Sinéad sarebbe stata disgustata, ferita e insultata».

Ph. Rich Fury – Ethan Miller – Judith Burrows – Frazer Harrison – Alon Skuy / Getty Images

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Il mito della grande America nel country di Toby Keith

di Stefano Pistolini (linkiesta.it, 12 febbraio 2024)

A sentire le canzoni di Toby Keith, la superstar della country music scomparso qualche giorno fa a 62 anni, la parola “America” assume un senso particolare, quasi mitologico, comunque imponente e imbarazzante se confrontato con il racconto della realtà. Keith dal punto di vista musicale era un bravo professionista, uno che si era fatto strada lavorandoci fin da giovanissimo, uno che conosceva a menadito regole e canoni di quel genere particolare che è il country americano, dove essere un innovatore equivale a spostare di pochissimo alcuni dei suoi parametri essenziali – composizione, interpretazione, tematiche.

LaPresse

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