Il gesto di Lukaku per il genocidio in Congo

(ansa.it, 15 febbraio 2024)

«Free Congo DR. Stop the genocide». Romelu Lukaku, belga di madre congolese, lancia tramite i propri social il suo messaggio al termine del match della Roma contro il Feyenoord. L’attaccante ha postato la foto della sua esultanza dopo il gol agli olandesi, in cui per celebrare la sua rete ha ripetuto il gesto che usavano fare nella recente Coppa d’Africa, durante l’esecuzione dell’inno, i giocatori della Repubblica Democratica del Congo.

Romelu Lukaku via Instagram

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Norman Jewison, quando l’impegno civile tende la mano al pubblico

di Lorenzo Ciofani (cinematografo.it, 23 gennaio 2024)

Norman Jewison non ha mai vinto un Oscar. In compenso, l’Academy gli ha conferito il Premio alla memoria Irving G. Thalberg, che consiste in un busto del leggendario direttore della Divisione Produzione della Mgm e celebra i “produttori creativi, i cui lavori riflettono delle continue produzioni cinematografiche di alto livello”. Questo perché Jewison, nato a Toronto nel 1927 e morto sabato 20 gennaio a 97 anni, i suoi film li ha diretti e prodotti, in un paio di occasioni anche scritti.

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I primi video di Joe Biden su TikTok

(ilpost.it, 12 febbraio 2024)

Domenica il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aperto il suo account ufficiale sul social network cinese TikTok. Nel suo primo video, risponde alle domande di una voce fuori campo riguardanti il Super Bowl, la seguitissima finale del campionato di football americano che si è svolta proprio domenica sera: il video finisce con «Trump o Biden?» e la sua risposta «Stai scherzando? Biden».

@BidenHQ via TikTok

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Gratis et Ama dei. L’età del successo misurato in cuoricini

di Guia Soncini (linkiesta.it, 12 febbraio 2024)

Molti anni fa, quando tutto era diverso da ora nello spettacolo e nel giornalismo e ovunque, diverso in modi che rendono complicato farlo capire a chi conosce solo il mondo di ora, molti anni fa a una rivista di moda italiana venne offerta, da chi la vestiva in quel momento, la possibilità d’intervistare Madonna. Tutto era diverso tranne Madonna, che era già quel che è stata sempre negli ultimi quarant’anni: la massima diva mondiale, e una che qualunque giornale vorrebbe poter mettere in copertina, e anche una che non ha remore nel dire cose stronze quando ne ha voglia.

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Trump ha dato dell’ingrata a Taylor Swift

(adnkronos.com, 12 febbraio 2024)

Sempre pronto a prendersi il merito per il successo degli altri, Donald Trump afferma che Taylor Swift sarebbe un’«ingrata» – perché lui le ha fatto fare «così tanti soldi» – se appoggiasse la rielezione di Joe Biden alla Casa Bianca. Così l’ex presidente, in un post su Truth sulla regina americana del pop, che secondo molti con la sua influenza sui giovani potrà determinare l’esito delle elezioni di novembre, rivendica di essere stato lui ha firmare il Music Modernization Act che ha regolarizzato la questione dei copyright per gli artisti nell’era dello streaming.

newsweek.com

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Il FantaSanremo è il tripudio del narcisismo

di Giovanni Battistuzzi (ilfoglio.it, 5 febbraio 2024)

Quando nel 1990 Riccardo Albini s’inventò il Fantacalcio, portando in Italia, e adattandolo al calcio, uno dei passatempi degli appassionati di football americano, il Fantasy Football, difficilmente si sarebbe immaginato che una gran parte degli italiani avrebbe un giorno fantasizzato quasi ogni cosa dello sport. Esistono il fantabasket, diversi tipi di fantaciclismo, il fantavolley. Ogni sport ha più o meno una sua fantasizzazione. E non solo lo sport.

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La spropositata passione dei rapper per le tute

di Giuseppe Luca Scaffidi (ilpost.it, 8 febbraio 2024)

Tra le trenta canzoni presentate durante la 74esima edizione del Festival di Sanremo c’è anche Tuta gold di Mahmood, che cita fin dal titolo uno dei capi d’abbigliamento più presenti nell’immaginario hip-hop, attorno al quale si è creato nel tempo una specie di culto. Decine di canzoni rap italiane uscite negli ultimi anni contengono riferimenti o sono interamente dedicate alle tute.

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“I Guerrieri della Notte” dopo 45 anni rimane un cult

di Giulio Zoppello (wired.it, 9 febbraio 2024)

I Guerrieri della Notte rappresenta ancora oggi uno di quei successi cinematografici in grado non solo di sorprendere per la loro imprevedibilità, ma di far anche riflettere e non poco sul perché della loro capacità di fissarsi nella memoria collettiva. Esattamente 45 anni fa Walter Hill, regista tra i più rivoluzionari e arditi della sua generazione, ci guidava dentro New York e univa mitologia antica e moderna per parlarci di una nuova idea di narrazione giovanile, di un’America le cui città erano diventate giungle d’asfalto.

Paramount Pictures

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Sanremo, i crimini dello stylistismo e l’abolizione del senso del ridicolo

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 febbraio 2024)

È il Festival più instagrammatico di sempre, molto ma molto di più di quello dell’anno scorso in cui la Ferragni apriva un account ad Amadeus e tutti ci preoccupavamo che facessero pubblicità a Zuckerberg, e infatti poi il tapino è stato multato e lei, beh, non staremo qui a ribadire che la diretta Instagram dal palco di Sanremo, un anno dopo, non è più il principale problema etico nella percezione pubblica di Chiara Ferragni.

Fotogramma / Ipa

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