Debutto in politica anche per Barron Trump, l’ultimo figlio, appena diciottenne, dell’ex presidente Donald Trump. Il teenager è stato nominato tra i delegati che la Florida invierà alla convention repubblicana, che si svolgerà a luglio a Milwaukee: nella città del Wisconsin il padre sarà, di nuovo, incoronato candidato alla Casa Bianca.
Ci sarà anche il pronipote del poeta Gabriele D’Annunzio, Federico D’Annunzio, nella lista civica a sostegno del candidato del centrodestra Eike Schmidt a sindaco di Firenze. Lo ha confermato lo stesso Schmidt, a margine di una passeggiata elettorale in città. «Credo che ci siano enormi differenze» ha detto Schmidt riferendosi a Federico D’Annunzio, «antifascista da sempre», e il poeta suo bisnonno.
di Enrico Varrecchione (linkiesta.it, 14 maggio 2024)
L’Eurovision Song Contest 2024, in quella che probabilmente sarà ricordata come l’edizione più controversa di sempre («la più controversa fino ad ora», direbbe il noto filosofo Homer Simpson), si è chiusa con la strana sensazione di aver portato a casa il necessario, passando però per le forche caudine di una settimana intensa. Insomma, poteva andare meglio, ma poteva andare decisamente peggio sotto ogni punto di vista. Lasciando l’analisi artistica ai critici musicali, si può dire con sicurezza, ammesso che ce ne fosse il dubbio, che nel festival della canzone europea si gioca una partita geopolitica neppure troppo sotterranea, il cui esito è stato abbastanza visibile nella suddivisione finale dei voti della giuria e del pubblico.
Cinque anni di carcere, la confisca dei beni e la fustigazione: questa la condanna comminata a Mohammad Rasoulof, regista iraniano vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino con il film Il male non esiste. L’accusa è di aver fatto parte di un complotto contro la sicurezza nazionale realizzando film e documentari contro il regime.
È morto l’ex capo della propaganda della Corea del Nord, il 94enne Kim Ki-nam, considerato l’ideatore del culto della personalità che circonda la dinastia dei Kim. Lo hanno annunciato i media statali, diffondendo una fotografia del leader Kim Jong-un inchinato davanti alla sua bara.
Spopola su TikTok l’ultima canzone di propaganda prodotta dal regime della Corea del Nord, un inno pop a Kim Jong-un, “il grande leader, il padre amichevole”. Per i tiktoker che l’hanno adottata – la maggior parte dei quali ignara dei testi e del loro significato politico – il motivetto orecchiabile, ritmato e facilmente cantabile non risulta molto diverso dalle hit occidentali.
di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 9 maggio 2024)
Don Winslow è tornato, Don Winslow sta andando via. Città in rovine, pubblicato da Harper Collins, è l’ultimo capitolo di una trilogia che ha stregato milioni di lettori, ma è anche l’inizio di un addio. Lo scrittore americano, con trent’anni di carriera e venticinque bestseller alle spalle, ha scelto di abbandonare la letteratura, in parte per investire più tempo nell’attivismo politico alla vigilia delle presidenziali Usa. La sua intervista a Huffpost.
Hurricane è la canzone dell’uragano del 7 ottobre, la data maledetta del terrore di Hamas contro Israele. Eden Golan l’ha cantata all’Eurovision Song Contest di Malmö, dopo svariate polemiche iniziate più di un mese fa che hanno portato gli autori ad accettare la modifica del titolo originale (October Rain) e del testo. Variazione perentoriamente richiesta dalla European Broadcasting Union (Ebu) per aver infranto le regole sulla neutralità politica.
William Lee Adams è un giornalista statunitense-vietnamita che lavora da anni per la Bbc. Migliaia di persone lo conoscono, però, in un’altra veste: quindici anni fa ha fondato Wiwibloggs, uno dei più noti siti dedicati interamente all’Eurovision Song Contest, il più grande festival musicale europeo, nonché uno degli eventi televisivi non sportivi più seguiti al mondo.
Il volto di Fabrizio Gifuni al posto di quello di Aldo Moro. La gaffe è stata fatta dal Comune di Maglie (città natale dell’ex presidente del Consiglio, in provincia di Lecce) sui cartelloni affissi per la cerimonia commemorativa del quarantaseiesimo anniversario dell’omicidio di Moro, prevista per l’8 maggio. Al posto di una foto dell’ex presidente della Democrazia Cristiana, però, chi ha ideato il manifesto ha messo quella dell’attore Fabrizio Gifuni, che ha interpretato Moro nel film Esterno notte di Marco Bellocchio del 2022.