Per molti attori a Hollywood fare gli imprenditori non è più solo arrotondare

(ilpost.it, 15 novembre 2023)

Da diversi anni, gli attori e le attrici statunitensi in cima alla lista di quelli che guadagnano di più non sono necessariamente i più noti. Le testate che si occupano dell’industria del cinema negli Stati Uniti (note come “trades”) hanno l’abitudine di compilare una lista annuale delle persone più potenti, di chi è stato più pagato e in generale di chi ha guadagnato di più nel settore dello spettacolo. Per anni è stata una maniera di dare conto di chi avesse avuto una grande annata per quanto riguarda la recitazione, magari con un ingaggio particolarmente proficuo, e chi invece fosse in declino.

Ph. Dimitrios Kambouris / Getty Images for The Honest Company

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Meghan torna su Instagram e lancia un brand

(adnkronos.com, 15 marzo 2024)

Meghan Markle ha lanciato un nuovo marchio di lifestyle su Instagram, segnando il ritorno sul social – da cui mancava dal 2020 – della duchessa di Sussex. I primi nove post, che insieme compongono semplicemente il nome della nuova attività commerciale, hanno contato in poche ore oltre 200mila follower, anche se non si sa ancora bene cosa American Riviera Orchard venderà.

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Il venerato Bill Hicks

(ilpost.it, 26 febbraio 2024)

Durante i suoi ultimi spettacoli, il comico americano Bill Hicks diceva spesso al pubblico che forse era l’ultima volta che si esibiva. La gente la prendeva come una delle sue tante sparate, ma a Hicks era stato diagnosticato ormai da diversi mesi un cancro al pancreas, che si era metastatizzato al fegato. Aveva solo 32 anni, ma da un po’ di tempo aveva raggiunto una certa fama tra i cultori della stand-up comedy, la tipica comicità americana a monologhi, sia negli Stati Uniti sia nel Regno Unito.

@billhicksarchive via Facebook

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Viviamo nell’epoca della post-falsità

di Nicolas Lozito (lastampa.it, 17 febbraio 2024)

Nel 2016 – ai tempi delle fake news e dell’ascesa di Donald Trump – l’Oxford Dictionary eleggeva a parola dell’anno “post-truth”, post-verità. La verità diventa secondaria: ogni fatto può essere interpretato. Oggi, di fronte all’ascesa dell’Intelligenza Artificiale, dobbiamo coniare un altro neologismo: post-falsità. Il falso è così diffuso e invadente, così appiccicoso e indistinguibile che non bastano le solite armi del buon senso per resistere all’assalto.

If Only

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Pupo in Russia per promuovere la pace

di Simona Marchetti (corriere.it, 12 marzo 2024)

È in partenza per la Russia, dove resterà una settimana insieme a tutti i suoi musicisti, ai suoi tecnici e ai reporter per dare, a suo dire, il suo contributo alla pace. Con un post sulla propria pagina Instagram, Pupo – all’anagrafe Enzo Ghinazzi – ha annunciato che il prossimo 15 marzo registrerà uno speciale televisivo dal titolo Pupo and Friends al Teatro del Cremlino di Mosca.

@enzoghinazzi via Instagram / ilgazzettino.it

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Un nuovo libro conferma gli apprezzamenti di Trump per Hitler

di Simone Disegni (open.online, 11 marzo 2024)

Donald Trump adora Viktor Orbán e i leader populisti d’Occidente della sua pasta. E sin qui nulla di nuovo. Nasconde a fatica il suo debole per autocrati e dittatori sanguinari come Vladimir Putin o Kim Jong-un. Boccone questo ben più indigesto, ma che ci si è dovuti abituare a masticare. Ma ora c’è di più. Il leader Repubblicano in corsa per un clamoroso ritorno alla Casa Bianca avrebbe espresso in conversazioni private con i suoi consiglieri pesanti apprezzamenti politici pure per Adolf Hitler, il Führer nazista che scatenò il massacro europeo della Seconda guerra mondiale e architettò lo sterminio di sei milioni di ebrei.

Epa

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Oscar 2024: perché le star indossavano una spilla rossa

di Alfredo Toriello (vanityfair.it, 11 marzo 2024)

Anche quest’anno il red carpet degli Oscar 2024 ha brillato a dovere. Forse il gotha di Hollywood non osa come in passato, con abiti un pizzico meno spettacolari, ma non si può non rimanere lo stesso a bocca aperta davanti ai look che hanno calcato il tappeto rosso. I più attenti avranno notato una particolarità su alcune mise: una spilla rossa.

Ph. Marleen Moise / Getty Images

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Cos’è questa storia della foto ritoccata di Kate Middleton

(ilpost.it, 11 marzo 2024)

Domenica su molti giornali internazionali è stata pubblicata una foto che ritrae Kate Middleton, la moglie del principe William d’Inghilterra, insieme ai figli. La foto è stata ripresa da tutte le principali testate internazionali perché Middleton non si faceva vedere in pubblico né fotografare da Natale: a metà gennaio l’ufficio stampa della residenza reale di Kensington Palace (quello che si occupa di William e Kate) aveva detto che era stata ricoverata per un intervento all’addome e che sarebbe tornata a svolgere le sue funzioni verso la fine di marzo, ma nelle ultime due settimane la sua assenza aveva attirato molta curiosità, con discussioni insistenti sui social network e teorie del complotto.

@princeandprincessofwales via Instagram

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Prepariamoci a vedere sempre più abiti d’archivio

(ilpost.it, 7 febbraio 2024)

Sempre più spesso le celebrità indossano sui red carpet e agli eventi importanti vestiti d’archivio, che non sono stati disegnati apposta e che non appartengono alla collezione in corso: insomma, non nuovi. È successo anche alla prima serata del Festival di Sanremo 2024, quando Clara, la prima cantante in gara, ha indossato un abito di Armani Privé della collezione di haute couture del 2011, presentato quindi a una sfilata 13 anni fa.

Pool / Getty Images

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Al via a Cinecittà le riprese de “Il fotografo del duce”

di Andrea Cauti (agi.it, 2 marzo 2024)

Sono iniziate negli Studi di Cinecittà le riprese de Il fotografo del duce, il nuovo film di Tony Saccucci, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Saccucci torna sul set dopo il caso mediatico del suo debutto Il pugile del duce – e il successivo La prima donna, premiato con il Nastro d’Argento – con una nuova indagine di memoria storica e recupero di un personaggio straordinario. Protagonista de Il fotografo del duce è Adolfo Porry-Pastorel, fotografo, giornalista, padre dei fotoreporter italiani, progenitore dei paparazzi.

Ph. Adolfo Porry-Pastorel / Il Giornale d’Italia – Archivio Storico Luce

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