In Germania “L’amour toujours” è diventata un inno di estrema destra

(ilpost.it, 24 maggio 2024)

In Germania sta facendo molto discutere un video pubblicato sui social che mostra un gruppetto di persone cantare la celebre canzone dance L’amour toujours del dj italiano Gigi D’Agostino usando le parole dello slogan razzista «La Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri» (Deutschland den Deutschen, Ausländer raus). Nella giornata di venerdì il video è diventato un caso nazionale.

@norazabel via X

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La canzone che celebra Kim Jong-un vietata in Corea del Sud

(ilpost.it, 21 maggio 2024)

Lunedì la Korea Communications Standards Commission (Kcsc), l’autorità sud-coreana garante delle comunicazioni, ha annunciato che vieterà una canzone di propaganda che glorifica la personalità del dittatore nord-coreano Kim Jong-un. La decisione è stata presa dopo una richiesta dell’intelligence sud-coreana.

Kcna / Reuters

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La canzone per la democrazia vietata a Hong Kong

(agi.it, 8 maggio 2024)

La Corte d’Appello di Hong Kong ha vietato la canzone pro-democrazia Glory to Hong Kong, diffusa durante le proteste del 2019 nella regione amministrativa speciale. Le autorità hanno affermato che il brano – collegato alle proteste e ai disordini di cinque anni fa – è stato «erroneamente e ripetutamente presentato» come l’inno della città. Si riferiscono a quei casi, spesso eventi sportivi internazionali, in cui per confusione è stato suonato al posto dell’inno cinese. Si stima, in tutte le situazioni, che ciò sia avvenuto almeno ottocento volte.

Delphia Ip / NurPhoto via Afp

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Cannes: intervista a Mohammed Rasoulof, in fuga da Teheran

di Arianna Finos (repubblica.it, 24 maggio 2024)

La sua presenza è stata incerta fino all’ultimo, ma Mohammed Rasoulof è arrivato a Cannes due giorni fa, e ora è qui, sulla Terrazza del Festival, al Palais, nel giorno in cui il suo The seed of the sacre fig (Il seme del fico sacro) passa in concorso e uscirà in Italia distribuito da Lucky Red e Bim. Rasoulof si sofferma a parlare, sotto il Sole, con intellettuali e amici dissidenti che sono venuti per incontrarlo. Più tardi, all’incontro con i fotografi, mostrerà le foto delle attrici del film.

Ph. Sameer Al-Doumy / Afp

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Show di Milei, la folla canta contro Kirchner e Sanchez

(ansa.it, 23 maggio 2024)

Uno show organizzato dal presidente argentino Javier Milei per la presentazione del suo ultimo libro [Capitalismo, socialismo y la trampa neoclásica N.d.C.] ha vissuto il momento più caldo quando le circa ottomila persone accorse giovedì sera al Luna Park di Buenos Aires hanno inneggiato dapprima al carcere per l’ex presidentessa Cristina Kirchner, e successivamente intonato canti contro il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Ph. Luis Robayo / Afp

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Maduro lancia un talent per scegliere l’inno della sua campagna

di Clara Valenzani (corriere.it, 9 maggio 2024)

Sembrava che il premio per le stranezze della campagna elettorale l’avesse vinto la Corea del Sud con il veto sui cipollotti, ma anche il Venezuela è stato creativo: il brano vincitore di Factor M, l’X Factor venezuelano, sarà l’inno della propaganda di Nicolás Maduro. Le presidenziali avverranno il 28 luglio, eppure la leader più temuta dell’opposizione, María Corina Machado della Piattaforma Unitaria, era già stata squalificata a gennaio con l’accusa di corruzione.

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Trump e il video con il “Reich”

(adnkronos.com, 21 maggio 2024)

È stato rimosso oggi poco dopo le 10, ora di Washington, il video che Donald Trump aveva condiviso su Truth Social in cui si prometteva un «Reich unito» in caso del suo ritorno alla Casa Bianca. La rimozione è avvenuta dopo che la campagna del presidente Joe Biden ha denunciato «gli echi da Germania nazista» contenuti nel video. Nel filmato, mentre la voce narrante affermava «che cosa succederà se Donald Trump vince? Cosa ci sarà per l’America?», campeggiavano ipotetici titoli di giornale.

Screenshot via Truth Social

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Standing ovation per “The Apprentice”, il film su Trump presentato a Cannes

di Scott Roxborough e Patrick Brzeski (hollywoodreporter.it, 21 maggio, 2024)

Uno dei momenti più attesi al Festival di Cannes è finalmente arrivato: la sera del 20 maggio è stata la volta della prima mondiale del film di Ali Abbasi The Apprentice, su Donald Trump, con Sebastian Stan che interpreta una versione giovane del magnate immobiliare. Solo l’ambizioso canto del cigno di Francis Ford Coppola, Megalopolis, ha provocato più chiacchiere e curiosità di questo film. Fino alla première, infatti, quasi nessuno aveva visto The Apprentice, concluso solo a pochi giorni dall’inizio del Festival.

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Cannes, la protesta silenziosa di Cate Blanchett: sul red carpet con i colori della bandiera palestinese

(luce.lanazione.it, 21 maggio 2024)

C’è modo e modo di prendere posizione, di esprimere un messaggio. In alcuni casi è richiesta voce, forza, in altri anche solo il silenzio. A volte basta poco, una spilla o un nastrino sul vestito, un simbolo visibile a tutti, più o meno attenti. Quando si dice: attenzione ai dettagli. È la strada scelta da Cate Blanchett in un’occasione mondana come il Festival di Cannes, dove la protesta politica non è proprio gradita. Ma la star di Hollywood l’ha fatta imbucare, indossandola, letteralmente.

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