Al Jazeera non è una cosa sola

di Valerio Clari (ilpost.it, 9 aprile 2024)

La rete televisiva del Qatar Al Jazeera è uno dei più importanti network di informazione al mondo e uno dei pochi media internazionali rimasti operativi nella Striscia di Gaza, invasa ormai da mesi dall’esercito israeliano. Da quando è nata, nel 1996, è stata al centro di numerose polemiche internazionali, accusata di fare da “megafono” alle ambizioni politiche degli emiri del Qatar, dei movimenti islamisti e talvolta di quelli terroristi.

Ph. Suzanne DeChillo / The New York Times – Redux

Continua la lettura di Al Jazeera non è una cosa sola

Spread the love

TikTok non è l’unico social network che dovrebbe preoccuparci

di Pierre Haski (France Inter / internazionale.it, 28 marzo 2024)

Quando negli Stati Uniti sono emerse le prime minacce di un divieto nei confronti del social network TikTok, un parlamentare ha esclamato: «Ci faremo detestare da un’intera generazione». Fondato nel 2016, oggi TikTok è il social network più popolare, con più di un miliardo di utenti in tutto il mondo (in maggioranza giovani), che diventano due miliardi se contiamo anche la versione cinese Douyin. Solo in Francia, TikTok ha più di 20 milioni di iscritti; negli Stati Uniti 170 milioni.

Ph. Bing Guan / Bloomberg – Getty Images

Continua la lettura di TikTok non è l’unico social network che dovrebbe preoccuparci

Spread the love

Il governo ceceno vuole vietare le canzoni troppo lente e troppo veloci

(ilpost.it, 9 aprile 2024)

Il governo della Cecenia, che è una repubblica parte della Federazione russa, ha stabilito che d’ora in poi la musica composta all’interno del Paese dovrà avere un ritmo compreso tra gli 80 e i 116 Bpm (battiti per minuto), e che tutte le canzoni al di sopra o al di sotto di questa soglia saranno vietate. Secondo quanto riportato da Grozny Inform, agenzia stampa legata al governo ceceno, la decisione è stata presa giovedì scorso, durante un incontro tra Musa Dadayev, il ministro della Cultura della Cecenia, e alcune associazioni di musicisti locali.

Ph. Musa Sadulayev / Ap

Continua la lettura di Il governo ceceno vuole vietare le canzoni troppo lente e troppo veloci

Spread the love

Rishi Sunak, re Mida alla rovescia: ridicolizzato per le Adidas Samba

di Luigi Ippolito (corriere.it, 8 aprile 2024)

Il bacio della morte di Rishi Sunak rischia di sotterrare anche le Adidas. L’impopolare primo ministro britannico è comparso in un video a Downing Street con ai piedi un paio di Samba, le scarpe del momento: ma è stato subito ridicolizzato sui social e adesso la stessa sorte potrebbe toccare alle amatissime calzature, che hanno di colpo perso la loro aura “cool”.

Continua la lettura di Rishi Sunak, re Mida alla rovescia: ridicolizzato per le Adidas Samba

Spread the love

Addio a Martin Greenfield, sarto di sei presidenti degli Stati Uniti

(lastampa.it, 21 marzo 2024)

Martin Greenfield ha vestito sei presidenti degli Stati Uniti, da Dwight D. Eisenhower a Barack Obama, Donald Trump e Joe Biden, oltre a Leonardo DiCaprio e Paul Newman, Frank Sinatra e Michael Jackson. Il più grande sarto da uomo degli Stati Uniti è morto a 95 anni ieri, mercoledì 20 marzo, in un ospedale di Manhasset, a Long Island, nello Stato di New York. L’ha annunciato suo figlio Tod dalle pagine del New York Times.

Ph. Mark Peterson / Corbis via Getty Images

Continua la lettura di Addio a Martin Greenfield, sarto di sei presidenti degli Stati Uniti

Spread the love

La docuserie Netflix dedicata al “giovane Berlusconi”

(tg24.sky.it, 29 marzo 2024)

Un ritratto di Silvio Berlusconi dagli esordi nel mondo dell’imprenditoria all’invenzione della televisione commerciale alla metà degli anni Settanta, fino alle elezioni politiche del 1994. La docuserie in tre episodi Il giovane Berlusconi, diretta da Simone Manetti e in arrivo l’11 aprile su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), ripercorrerà il successo del Cavaliere.

Continua la lettura di La docuserie Netflix dedicata al “giovane Berlusconi”

Spread the love

Il successo del trailer del film su Ennio Doris

di Paolo Armelli (wired.it, 27 marzo 2024)

Il web è impazzito. Anzi, letteralmente impazzito come si dice oggi. Merito del trailer di Ennio Doris: C’è anche domani, una clip che è difficile definire senza scomodare riferimenti importanti. Tra i più ricorrenti, nei commenti social delle ultime ore, si citano The Lady e Boris. Ma potremmo anche arrivare a dire che questo film sarà un po’ il nostro Succession in salsa veneto-meneghina.

Continua la lettura di Il successo del trailer del film su Ennio Doris

Spread the love

Due sorelle afghane sfidano i talebani, le loro canzoni diventano un movimento

di Caterina Soffici (lastampa.it, 10 marzo 2024)

Cantano per la libertà, sfidando i talebani con l’unica cosa che hanno: la forza della loro voce. Recluse in casa sotto il burqa, sotto una gabbia di stoffa soffocante, due sorelle afghane hanno iniziato a cantare in segno di protesta contro tutte le limitazioni imposte alle donne dopo il ritiro delle truppe americane nel 2021. Il loro canto è diventato virale sui social, il mondo come palcoscenico.

Ph. Kawoon Khamoosh / Bbc

Continua la lettura di Due sorelle afghane sfidano i talebani, le loro canzoni diventano un movimento

Spread the love

La vita da incubo delle star del K-pop

(agi.it, 24 marzo 2024)

Il messaggio con cui la star del K-pop Karina chiedeva scusa su Instagram, all’inizio di marzo, suonava sinceramente contrito e lasciava immaginare al pubblico occidentale una qualche offesa difficile da giustificare. «Mi scuso sinceramente per aver sorpreso i miei fan che mi hanno supportato», scriveva la frontwoman della band Espa. Qual era la sua colpa? Aver riconosciuto pubblicamente di avere una relazione con l’attore Lee Jae-wook.

Afp

Continua la lettura di La vita da incubo delle star del K-pop

Spread the love