Maduro lancia un talent per scegliere l’inno della sua campagna

di Clara Valenzani (corriere.it, 9 maggio 2024)

Sembrava che il premio per le stranezze della campagna elettorale l’avesse vinto la Corea del Sud con il veto sui cipollotti, ma anche il Venezuela è stato creativo: il brano vincitore di Factor M, l’X Factor venezuelano, sarà l’inno della propaganda di Nicolás Maduro. Le presidenziali avverranno il 28 luglio, eppure la leader più temuta dell’opposizione, María Corina Machado della Piattaforma Unitaria, era già stata squalificata a gennaio con l’accusa di corruzione.

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Trump e il video con il “Reich”

(adnkronos.com, 21 maggio 2024)

È stato rimosso oggi poco dopo le 10, ora di Washington, il video che Donald Trump aveva condiviso su Truth Social in cui si prometteva un «Reich unito» in caso del suo ritorno alla Casa Bianca. La rimozione è avvenuta dopo che la campagna del presidente Joe Biden ha denunciato «gli echi da Germania nazista» contenuti nel video. Nel filmato, mentre la voce narrante affermava «che cosa succederà se Donald Trump vince? Cosa ci sarà per l’America?», campeggiavano ipotetici titoli di giornale.

Screenshot via Truth Social

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Standing ovation per “The Apprentice”, il film su Trump presentato a Cannes

di Scott Roxborough e Patrick Brzeski (hollywoodreporter.it, 21 maggio, 2024)

Uno dei momenti più attesi al Festival di Cannes è finalmente arrivato: la sera del 20 maggio è stata la volta della prima mondiale del film di Ali Abbasi The Apprentice, su Donald Trump, con Sebastian Stan che interpreta una versione giovane del magnate immobiliare. Solo l’ambizioso canto del cigno di Francis Ford Coppola, Megalopolis, ha provocato più chiacchiere e curiosità di questo film. Fino alla première, infatti, quasi nessuno aveva visto The Apprentice, concluso solo a pochi giorni dall’inizio del Festival.

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Cannes, la protesta silenziosa di Cate Blanchett: sul red carpet con i colori della bandiera palestinese

(luce.lanazione.it, 21 maggio 2024)

C’è modo e modo di prendere posizione, di esprimere un messaggio. In alcuni casi è richiesta voce, forza, in altri anche solo il silenzio. A volte basta poco, una spilla o un nastrino sul vestito, un simbolo visibile a tutti, più o meno attenti. Quando si dice: attenzione ai dettagli. È la strada scelta da Cate Blanchett in un’occasione mondana come il Festival di Cannes, dove la protesta politica non è proprio gradita. Ma la star di Hollywood l’ha fatta imbucare, indossandola, letteralmente.

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Arresto per Netanyahu e Sinwar, Amal Clooney tra i consulenti dell’Aja

di Massimo Balsamo (ilgiornale.it, 20 maggio 2024)

Oggi il procuratore capo della Corte Penale Internazionale (Cpi) ha chiesto ai giudici del Tribunale dell’Aja mandati d’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro Yoav Gallant e tre leader di Hamas, compreso Yahya Sinwar. Il procuratore Karim Khan ha evidenziato che la richiesta è per crimini di guerra e contro l’umanità, rispettivamente per i fatti di Gaza e per l’attacco del 7 ottobre nel Sud di Israele e il successivo trattamento degli ostaggi rapiti durante l’assalto.

Getty Images

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Robert De Niro torna all’attacco di Trump: “Come Mussolini e Hitler”

(open.online, 14 maggio 2024)

Robert De Niro torna all’attacco di Donald Trump, secondo l’attore paragonabile a personaggi come Benito Mussolini e Adolf Hitler. Ospite del programma The View con Whoopi Goldberg, De Niro ha detto di non capire «perché la gente non lo prenda sul serio», invitando a guardare i precedenti storici nel resto del mondo. «Storicamente, in altri Paesi non hanno preso sul serio» certi leader.

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Susan Sarandon: “Con Trump un fascista al governo”

di Manuela Santacatterina (hollywoodreporter.it, 11 maggio 2024)

«Rispondendo a questa domanda mi assicurerò di rimanere nella lista nera per il resto dell’anno». Susan Sarandon, giurata del Riviera International Film Festival e protagonista di una masterclass sold out nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante, sorride accompagnata dall’applauso del pubblico dopo che THR Roma le domanda cosa abbia provato quando, nel novembre del 2023, è stata scaricata dalla United Talent Agency, l’agenzia con cui lavorava dal 2014, a seguito dei commenti fatti durante un raduno pro-Palestina a Union Square, New York, nello stesso mese.

Ph. Lucrezia Corciolani

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Mohammad Rasoulof in fuga a piedi dall’Iran per raggiungere Cannes

(agi.it, 19 maggio 2024)

Il regista Mohammad Rasoulof ha fatto una camminata «estenuante ed estremamente pericolosa» attraverso una terra di confine montuosa per evitare di essere incarcerato in Iran con accuse di sicurezza nazionale. Lo rivela il quotidiano The Guardian, che ha raccolto il racconto di Rasoulof. Il regista ha detto di essere fuggito dall’Iran dopo che un tribunale lo ha condannato a otto anni di carcere, di cui cinque dovevano essere scontati, per il suo nuovo film Il seme del fico sacro.

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Le celebrità engagé e i giovani che non distinguono tra imperativo morale e posizionamento sociale

di Guia Soncini (linkiesta.it, 14 maggio 2024)

Era ventidue anni fa, che per certe cose son ventidue secoli e per altre son ventidue minuti. Non c’erano i social, per dire. Io scrivevo per il femminile del Corriere, che vendeva vagonate di copie (a raccontarlo oggi, non sembra neanche vero). Siccome le pagine chiudevano in tipografia dieci giorni prima dell’uscita, se volevi coprire l’attualità dovevi farti venire un’idea. Farsi venire un’idea era esercizio che davamo tutti per scontato di dover fare: è la grande differenza tra i giornali di allora e i giornali di oggi, le canzoni di allora e le canzoni di oggi, i programmi di allora e i programmi di oggi.

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Blockout 2024: la ghigliottina digitale per punire il silenzio delle star su Gaza

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 14 maggio 2024)

La miccia che ha acceso la fiamma, come spesso accade, è un episodio banale o persino frainteso. Durante l’ultimo Met Gala, l’influencer Haley Baylee aveva interpretato il tema “Garden of Time”, proposto dall’organizzatrice Anna Wintour, con un’acconciatura e un abito floreali, in richiamo allo stile settecentesco di Maria Antonietta. Calata nella parte, Haley ha pronunciato di fronte alla telecamera la più celebre frase attribuita alla regina di Francia: «Che mangino brioches».

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