di Marta Allevato (agi.it, 14 settembre 2022)
Tra i banchi del Parlamento Ue, dove oggi è stata ospite d’onore del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen, la first lady ucraina Olena Zelenska conferma il suo ruolo di “ambasciatrice” di Kiev sulla scena internazionale. Laddove il marito Volodymyr Zelensky – il comico diventato leader di guerra – rimane sul campo, intento a tenere alto il morale del popolo e delle truppe contro l’invasione russa, la moglie 44enne è uscita dall’ombra ed è diventata il volto delle sofferenze umane dell’Ucraina. Laureata in Architettura e sceneggiatrice di commedie, prima di diventare first lady Zelenska appariva raramente in pubblico: non dava interviste, aveva un profilo Instagram solo privato e lavorava dietro le quinte della società della casa di produzione Kvartal 95, co-fondata dallo stesso Zelensky e che sta dietro alla serie di successo che lo ha portato alla ribalta, Servo del popolo.
Zelensky, con cui ha due figli (Oleksandra, 17 anni, e Kyrylo, 9 anni), l’ha sempre definita la sua “migliore amica”: stanno insieme da oltre vent’anni, ma lei stessa ha raccontato di aver saputo della candidatura del marito a presidente, nel 2019, dai social media (“si era dimenticato di dirmelo”). Nonostante l’iniziale opposizione alla discesa in politica del consorte (“Non ero troppo felice”), si è subito adattata a usare la sua posizione per buone cause, esibendo tutte le caratteristiche di una first lady di successo: un guardaroba elegante (“in stile europeo”, come lo hanno definito i media locali), una passione per le questioni sociali e una storia d’amore da film con il marito. Ha riformato l’alimentazione nelle scuole ucraine, promosso campagne contro la violenza domestica e si è fatta portavoce di politiche sull’uguaglianza di genere. Zelenska ama cantare e da adolescente ha partecipato a concorsi vocali. Sognava di diventare un’attrice, ma i suoi genitori, due ingegneri, hanno insistito per un’istruzione più tecnica e si è iscritta alla facoltà di Architettura della Kryvyi Rih National University, dove si è laureata con lode. Non è, però, diventata architetto: lei stessa ha ammesso che l’unica cosa che ha progettato e costruito nella sua vita è stata la sua famiglia.
Questa estate il suo ritratto con la messa in piega perfetta, accanto al marito con la sua ormai celebre t-shirt verde militare, sulla copertina di Vogue firmata da Annie Leibovitz ha suscitato un coro di critiche per il contrasto con la distruzione del Paese, ma la foto è diventata iconica. A dimostrazione di una guerra combattuta non solo per la difesa del territorio, ma anche per conquistare l’opinione pubblica globale. Questo è uno dei fronti più importanti della guerra russo-ucraina: la capacità di Kiev di difendersi dipende strettamente dal continuo flusso di armi e denaro occidentali, che a sua volta può essere assicurato solo finché l’opinione pubblica in tutti i Paesi della coalizione occidentale rimarranno saldamente dalla parte dell’Ucraina. Si tratta, però, di un dato non scontato, soprattutto ora che sull’Europa premono le conseguenze economiche del regime sanzionatorio contro Mosca e le misure di ritorsioni russe sull’approvvigionamento energetico.