di Alessandra Baldini (ansa.it, 25 agosto 2020)
Alexandria Ocasio-Cortez svela a Vogue i segreti della sua skin care. Come si trucca la star della Sinistra progressista prima di una lunga giornata a Capitol Hill o nel suo collegio elettorale nel Bronx. Un video postato dalla bibbia del glamour su YouTube è diventato virale all’indomani della convention democratica che ha incoronato Joe Biden alla sfida contro Donald Trump. Un tutorial su quali prodotti usare e come applicare il rossetto non è, però, un invito alla frivolezza. «La femminilità ha potere», ma a Washington «il solo fatto di essere donna e di come una donna si presenta è politicizzato», spiega la più giovane deputata mai eletta a Capitol Hill. Aggiungendo che «c’è questa falsa idea che se tieni al make up, se ti interessano moda e bellezza, sei superficiale. Io penso che siano alcune delle decisioni più di sostanza che prendiamo… e le prendiamo ogni mattina». Aoc non è un soggetto tipico per una rivista che ha ospitato donne in politica come Hillary Clinton, Nancy Pelosi e Michelle Obama ma dedica le sezioni moda e bellezza alla vita da milioni di dollari di modelle, attrici e influencer. Ma è per Vogue che l’ex barista del Bronx si è messa allo specchio come ogni mattina: «Ieri ho dormito poco. Benvenuti alla vita in politica. Cerchiamo di dare alla gente la mutua, assicurare che siano protetti nella pandemia, c’è così tanto da fare, ecco perché ho le borse sotto gli occhi», spiega la Cortez applicando nell’ordine tonico, siero alla vitamina C, crema idratante e una “generosa” dose di solare, palpebre e orecchie comprese.
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L’avanti e indietro tra New York e Washington ha un peso sulla pelle, anche per una donna di trent’anni come Aoc che usa due fondotinta, uno leggero, per quando vuole un look acqua e sapone e l’altro più pesante, nelle giornate più massacranti sotto le luci delle tv. Ma attenzione: «La vera bellezza viene dall’interno», spiega la deputata. «La nostra cultura sminuisce sistematicamente le donne e la loro autostima: quello di volersi bene è un atto radicale, quasi una miniprotesta». Correttore, sopracciglia, eyeliner, mascara, e per finire il rossetto liquido scarlatto diventato un trademark della deputata: un colore simbolico ispirato dalla giudice della Corte Suprema Sonia Sotomayor, anche lei una figlia del Bronx di origine portoricana. Prima delle audizioni per la conferma al Senato era stato consigliato alla futura togata di usare uno smalto pallido sulle unghie per non attrarre eccessiva attenzione. Lei tenne il rosso, spiegando che per una donna latina è un punto di orgoglio.