(adnkronos.com, 27 settembre 2014)
Non solo bella, ma «elegante, sofistica, colta, multilingue e specializzata in diritto internazionale e diritti umani. Insomma, Amal Alamuddin non è una moglie trofeo ‘vecchio stile’, semplicemente bellissima come una bambola. È sì un trofeo, ma in cui ci si può specchiare, con passioni sociali e civili comuni. Ecco perché penso che per George Clooney questo matrimonio veneziano sia un perfetto viatico per una carriera politica, magari per la conquista della presidenza». A sottolinearlo è Vito Frugis, sessuologo veronese ed esperto di rapporti di coppia (www.crisidicoppia.com), che alla vigilia delle nozze Hollywoodiane in Laguna, promuove la scelta della location. La futura sposa «non è bellissima, ma piuttosto curata e molto sofisticata – dice il sessuologo all’Adnkronos Salute –. A colpire piuttosto è il suo curriculum. In quest’ottica colta e impegnata, la scelta di Venezia, crocevia di culture e perfetta sintesi fra Oriente e Occidente, è azzeccata. E questo anche rispetto all’origine e all’ambiente della sposa e dello sposo», dice Frugis, plaudendo all’atteggiamento complice sfoggiato dalla coppia in questi giorni. «Sembrano avere un progetto comune, non solo sentimentale. E, ribadisco», dopo anni di fidanzate più o meno silenziose a rotazione, «la scelta dell’avvocatessa di origini libanesi, molto british come stile ma anche notoriamente impegnata per i diritti civili, è perfetta in vista di un nuovo tipo di impegno dell’attore, che non ha mai nascosto la sua passione politica e civile». Dopo Ronald Reagan dunque potrebbe arrivare un altro attore alla Casa Bianca? «Non lo escluderei. Certo negli Stati Uniti una moglie ‘giusta’ non basta per la presidenza: la storia insegna che è fondamentale anche un erede. Ma per questo c’è tempo. L’immagine della coppia comunque è molto positiva, vediamo ora come lei reagirà alla fama di lui, e come si evolverà il percorso dei due», dice Frugis. Positivo, inoltre, anche il legame con le rispettive famiglie, e con il gruppo di amici vip che festeggeranno i futuri sposi. «Ora bisognerà vedere se la coppia sarà all’altezza delle premesse: dal punto di vista di chi li segue attraverso i media, le tendenze saranno di due tipi – prevede Frugis –. Idealizzare tutto quello che fanno, o dare la caccia a ciò che non va». Un fenomeno che ben conoscono i ‘Brangelina’, ad esempio. «In ogni caso i Clooney-Alamuddin faranno parlare di sé, non solo sui tappeti rossi», conclude Frugis.