di Marco Gaucho Filippi (risoavaro.blogautore.espresso.repubblica.it, 26 giugno 2021)
Quando Daniel Passarella divenne ct della Nazionale argentina dichiarò, senza il minimo imbarazzo, che non avrebbe mai selezionato giocatori omosessuali, e vietò a tutti i convocati la possibilità di indossare orecchini e sfoggiare capelli lunghi. A Diego Armando Maradona tutto questo non andò giù. D10s non si limitò ad attaccare pubblicamente Passarella, definendolo un retrogrado, una persona con un cervello indietro di un secolo… ma fece di più.
Compì un gesto simbolico. In realtà, più di uno: all’inizio si tinse di biondo una ciocca di capelli, poi cominciò a indossare orecchini sempre più vistosi. Infine un giorno, durante un super-classico tra Boca e River, per festeggiare un gol, baciò sulla bocca il suo compagno di squadra Claudio Paul Caniggia. Non sottovalutate mai il peso e l’importanza dei gesti simbolici. Alcuni, magari proprio quelli più semplici ma portatori sani di messaggi “potenti”, carichi di significato, potrebbero perfino entrare nella storia fino a cambiarne il corso.