(blitzquotidiano.it, 15 febbraio 2021)
Un deputato attore in Vigilanza Rai: fa discutere il caso di Nicola Acunzo, attore prestato alla politica, eletto con il MoVimento 5 Stelle, espulso per i mancati rimborsi e passato da poco al Centro Democratico di Bruno Tabacci, ma soprattutto membro della Commissione di Vigilanza Rai. Acunzo ha partecipato alla fiction Il commissario Ricciardi e, allo stesso tempo, è in Vigilanza Rai, con il conseguente rischio di conflitto d’interessi. Lui si difende: «C’è un grande fraintendimento» ha detto al Corriere della Sera, «io non ho lavorato per la Rai. Ma con la società di produzione cinematografica che poi vende il prodotto, che poi è stato venduto appunto alla Rai. In questo caso il conflitto non c’è. Non ho percepito alcun compenso dalla Rai».Alla domanda sull’opportunità di mantenere questo doppio ruolo, Acunzo ha risposto: «Se avessi dovuto votare un provvedimento riguardante un’azienda con cui lavoro direttamente avrei fatto un passo indietro, ma non è questo il caso». Prende le difese di Acunzo il segretario della Commissione Vigilanza della Rai, Michele Anzaldi, che al Riformista ha dichiarato: «Acunzo ha sempre fatto l’attore, tutti lo sapevano, c’è scritto nel suo curriculum e tutti l’hanno visto in tv come giardiniere ne I due papi. È il suo partito che doveva bloccare questo conflitto di interessi e non doveva metterlo lì». Secondo quanto scrive La Notizia, per ovviare al problema sembra che in Rai stiano pensando di rimettere mano alla fiction tagliando le scene in cui compare Acunzo.