(ilpost.it, 18 luglio 2021)
Sabato pomeriggio l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Statuto del MoVimento 5 Stelle, che verrà confermato dagli iscritti con una votazione on line fra qualche settimana. Il nuovo Statuto prevede soprattutto l’elezione di un presidente – il fondatore Beppe Grillo ha già detto che proporrà Conte, dopo averci litigato pubblicamente appena una settimana fa –, qualche modifica al logo e agli organi interni del MoVimento, ma anche una nuova “carta dei valori” che tutti i rappresentanti del partito sono tenuti a rispettare.
Al punto o) della “carta dei valori” ce n’è uno piuttosto bizzarro, considerata anche la storia del MoVimento: si intitola “cura delle parole” e indica che «le espressioni verbali aggressive devono essere considerate al pari di comportamenti violenti». In pratica, prescrive ai rappresentanti del MoVimento di non usare parolacce nelle dichiarazioni pubbliche: una misura notevole, dato che il MoVimento nacque di fatto con una serie di Vaffanculo-Day indetti da Beppe Grillo in varie città italiane fra l’8 e il 9 settembre 2007. Il punto o) si conclude così: «La facilità di comunicare consentita dalle tecnologie digitali e alcune dinamiche innescate dal sistema dell’informazione non devono indurre a dichiarazioni irriflesse o alla superficialità di pensiero. Il dialogo profondo, il confronto rispettoso delle opinioni altrui contribuiscono ad arricchire la propria esperienza personale e l’esperienza culturale delle comunità di rispettiva appartenenza».