Navratilova a Wimbledon con il cappellino anti-Trump: “Incriminatelo”

di Stefano Semeraro (lastampa.it, 10 luglio 2019)

A sessantadue anni suonati Martina Navratilova non ha perso il gusto di essere “contro”. Anche a Wimbledon, dove ha vinto nove titoli di singolare, uno in più di Roger Federer. In questi giorni Martina è impegnata nel torneo delle leggende, e oggi è scesa in campo con un capellino che portava la scritta “impeach” (traduzione: “incriminatelo”) chiaramente rivolta a Donald Trump, il Presidente Usa contro cui la naturalizzata americana Martina, da sempre impegnata nella difesa dei diritti civili e delle minoranze, si schiera spesso e volentieri su Internet.

Reuters
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Il severo dress code dell’All England Club però non ammette eccezioni, e alla Navratilova è stato chiesto di togliersi il cappello, cosa che ha fatto di buon grado, scusandosi anche per l’infrazione. «Fate come se non lo avessi mai indossato, mi ero scordata di averlo addosso», ha risposto educata e sorniona. Non è la prima volta che Navratilova sfrutta il palcoscenico degli Slam per attirare l’attenzione sui temi che le stanno a cuore: nel 2012, dopo le imbarazzanti ed esecrabili dichiarazioni di Margaret Court a proposito dei matrimoni omosessuali, Martina infatti indossò un cappellino con il nastro arcobaleno, simbolo delle lotte della comunità gay e lesbica, proprio sul campo intitolato alla sua antica e bigottissima avversaria.

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