di Riccardo Piccolo (wired.it, 25 ottobre 2024)
Il Wall Street Journal ha rivelato che Elon Musk, l’imprenditore a capo di Tesla e SpaceX, avrebbe avuto una serie di conversazioni telefoniche con Vladimir Putin dalla fine del 2022. I colloqui sarebbero avvenuti in modo riservato e avrebbero riguardato temi personali, affari e questioni geopolitiche. Il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, ha però smentito categoricamente.
Secondo Mosca ci sarebbe stata una sola telefonata, avvenuta prima del 2022, in cui si è parlato esclusivamente di tecnologie future. Tuttavia, secondo le fonti dell’intelligence americana citate dal quotidiano, durante uno di questi colloqui Putin avrebbe fatto una richiesta particolare a Musk: non attivare il servizio Starlink su Taiwan. Starlink è una rete di satelliti che fornisce connessione Internet ad alta velocità, gestita da SpaceX, l’azienda spaziale di Musk. La richiesta sarebbe stata presentata come un favore personale per il presidente cinese Xi Jinping, dato che la Cina considera Taiwan parte del proprio territorio.
La notizia assume particolare rilevanza considerando gli stretti rapporti tra Musk e il governo degli Stati Uniti, soprattutto in un momento in cui Washington ribadisce il proprio sostegno a Taiwan contro le rivendicazioni territoriali della Cina. Le aziende del magnate hanno, infatti, contratti miliardari con diverse agenzie federali: secondo il New York Times, solo lo scorso anno esistevano quasi 100 accordi con 17 diverse agenzie, per un valore complessivo superiore ai 3 miliardi di dollari.
SpaceX, in particolare, svolge un ruolo cruciale per la sicurezza nazionale americana. L’azienda gestisce i lanci spaziali per conto della Nasa e trasporta in orbita i satelliti militari del Pentagono. Lo stesso Musk, durante un recente comizio [di Donald Trump – N.d.C.] in Pennsylvania, ha fatto riferimento al suo livello di accesso alle informazioni riservate: «Ho un nulla osta top secret» ha dichiarato, aggiungendo che «la maggior parte delle informazioni classificate sono in realtà molto noiose».
I presunti contatti con Putin s’intrecciano anche con il ruolo controverso di Musk nel conflitto ucraino. All’inizio dell’invasione russa, nel febbraio del 2022, l’imprenditore aveva messo gratuitamente a disposizione di Kyiv il servizio di telecomunicazioni satellitari Starlink, fondamentale per mantenere le comunicazioni militari dell’esercito ucraino. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Musk su X, SpaceX ha speso circa 80 milioni di dollari per fornire e mantenere il servizio Starlink in Ucraina.
Le cose però hanno iniziato a prendere una strana piega quando, nell’ottobre del 2022, Musk ha pubblicato su X una proposta di pace che riprendeva diverse posizioni del Cremlino, provocando dure reazioni da Kiev e dallo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky. SpaceX ha poi annunciato di non poter più sostenere gratuitamente il servizio, chiedendo al Pentagono di farsi carico dei costi. Contemporaneamente, sono state imposte restrizioni all’utilizzo militare di Starlink, impedendo all’esercito ucraino di usare il sistema per controllare i droni, uno strumento che si era rivelato decisivo nei primi mesi del conflitto.
A chiudere il cerchio, all’inizio del 2024, l’intelligence ucraina ha diffuso un rapporto che documentava l’utilizzo dei terminali Starlink da parte dell’esercito russo sul fronte. Questa scoperta ha sollevato interrogativi sul controllo effettivo del sistema satellitare e sulla possibile esistenza di canali attraverso cui Mosca avrebbe ottenuto accesso alla tecnologia di SpaceX.
Il quotidiano americano riferisce che Musk non ha risposto alle richieste di commento. Secondo le fonti citate dal quotidiano, i contatti con il Cremlino sarebbero un segreto custodito da pochissime persone nell’amministrazione americana: diversi funzionari della Casa Bianca hanno infatti dichiarato di non esserne a conoscenza. Una fonte anonima ha spiegato al Wall Street Journal che il governo si trova in un «dilemma» a causa della sua «forte dipendenza» dalla tecnologia di SpaceX. «Non ne sono contenti» ha aggiunto la fonte riferendosi ai presunti contatti tra Musk e Putin, «ma non possono fare molto».