Morto il grande fotografo Oliviero Toscani

Ph. Julio Donoso / Getty Images

di Paolo Armelli (wired.it, 13 gennaio 2025)

È morto Oliviero Toscani, uno dei più celebri fotografi e creativi italiani. Ne ha dato notizia il suo studio su Facebook. Toscani è morto nella notte tra 12 e 13 gennaio 2025. Nato a Milano il 28 febbraio 1942, figlio di Fedele Toscani, storico fotoreporter del Corriere della Sera, pubblica la sua prima foto all’età di 14 anni proprio sul quotidiano milanese, dopo aver accompagnato il padre alla tumulazione nel 1956 di Mussolini a Predappio, occasione in cui immortala una dolente Rachele Mussolini.

Dopo il diploma in fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, inizia a lavorare nella pubblicità e con riviste di moda come Vogue, Gq, Elle, Harper’s Bazaar e molte altre. Ben presto, tra gli anni Sessanta e Settanta, diventa uno dei più richiesti fotografi per le campagne pubblicitarie di griffe come Valentino, Chanel e Fiorucci. Nel 1982 inizia il lunghissimo sodalizio col brand Benetton, nel quale Toscani dispiega non solo tutto il suo talento fotografico ma anche il suo sguardo sul mondo dirompente e controcorrente, pronto a immortalare nei propri scatti i temi sociali più scottanti anche in maniera sbalorditiva e provocatoria.

Nell’ambito di questa collaborazione con il marchio trevigiano lancia la rivista Colors nel 1991 e nel 1994 Fabrica, un centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna con sede in provincia di Treviso, che, sotto la sua direzione, per almeno due decenni si occupa di mostre, progetti editoriali e iniziative sociali. Sono questi gli anni di alcune delle più memorabili campagne pubblicitarie definite di shockvertising: da un prete e una suora che si baciano ai cuori che non hanno “razza”, fino ad altre immagini che parlano di Aids, pena di morte, migrazioni.

Nel 2000 s’interrompe il rapporto con Benetton ma Toscani continua a creare altre campagne eclatanti, come quella del 2007 che mette sui cartelloni una donna malata di anoressia per il brand di moda No-l-ita. Prima ancora, nel 2004, aveva fondato un nuovo centro di sperimentazione sulla comunicazione moderna, La Sterpaia, questa volta a Pisa. Nel 2018 torna a collaborare con Benetton, firmando immagini che parlano di immigrati e di quartieri multiculturali come il Giambellino a Milano; ma viene licenziato nel 2020, dopo le discutibili dichiarazioni rilasciate alla radio in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova.

Creativo prorompente, vulcanico e sopra le righe, Oliviero Toscani non è mai stato parco di dichiarazioni controverse, appellativi roboanti (spesso accusati di diffamazione) e polemiche accese. Da sempre vicino al Partito Radicale (si candidò in Parlamento nel 1996 con Marco Pannella e di nuovo nel 2006 con La Rosa nel Pugno), negli anni ha manifestato in modo acceso la sua opposizione alle politiche di personalità come Berlusconi, Salvini e Meloni, ed espresso le sue opinioni spesso brutali su temi come immigrazione, femminicidio, rapporti con la Chiesa (lui che era pervicacemente ateo).

Nell’agosto del 2024, in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, aveva rivelato che nel giugno dell’anno precedente gli era stata diagnosticata l’amiloidosi, malattia rara legata a una produzione eccessiva di proteine che bloccano gli organi vitali. In quell’occasione aveva dichiarato: «Non ho più la voglia di fotografare, mi sono liberato di tutto. Ora mi pento delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto».

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