di Claudia Casiraghi (vanityfair.it, 22 agosto 2021)
“Il Greta Thunberg della Serie A”: così è stato soprannominato Morten Thorsby, calciatore norvegese partito in auto elettrica per onorare il contratto che lo lega alla Sampdoria. Thorsby, che nel Levante ligure si è offerto di ripulire il Monte Moro dai rifiuti lasciati dai turisti, ha sviluppato negli anni una sensibilità spiccata per la questione ambientale. E a questa ha deciso di dedicare ogni sua energia, coniugando sport e attivismo. Il centrocampista norvegese, per la stagione 2021-22, ha fatto una scelta all’apparenza banale: ha chiesto e ottenuto di cambiare il proprio numero di maglia, non più 18 ma 2.
Come l’obiettivo che si è dato il pianeta con l’Accordo di Parigi, come la volontà di contenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 gradi centigradi. Thorsby ha scelto il numero 2, di solito appannaggio dei difensori, nella speranza che tre miliardi e mezzo di tifosi possano leggere nel Calcio il suo messaggio. Capire, ascoltare, sensibilizzare e sensibilizzarsi, facendo del rispetto dell’ambiente circostante una priorità. Thorsby ha scelto d’impegnarsi, e perché l’impegno possa essere onorato a trecentosessanta gradi ha fondato We Play Green, una onlus che ha lo scopo di riunire il mondo del Calcio – tifosi, club e giocatori – attorno a un tavolo unico, nel quale si possa discutere e affrontare il tema ormai caldissimo del cambiamento climatico.