Mesut Özil dal calcio a Erdoğan

Ph. Kayhan Ozer / Afp

di Giuseppe Didonna (agi.it, 25 febbraio 2025)

L’ex stella del Real Madrid e della Nazionale tedesca Mesut Özil è entrato nel comitato esecutivo del partito Akp del presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan. Il primo passo, a sorpresa, è stato compiuto la scorsa domenica in occasione del congresso del partito in cui Erdoğan è stato eletto alla guida dell’Akp per la nona volta consecutiva.

L’ufficializzazione del nuovo incarico per il 36enne ex centrocampista tedesco di origini turche è arrivata oggi: Özil sarà chiamato a esprimere la propria opinione e prendere decisioni di rilievo nel partito e non solo su materie attinenti allo sport, come era stato ipotizzato. Özil, nato in Germania, a Gelsenkirchen, da una famiglia di immigrati turchi, da calciatore ha iniziato la propria carriera nello Schalke 04.

Considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione, ha in seguito militato nel Real Madrid e nell’Arsenal, per poi chiudere in maniera poco gloriosa in Turchia, prima al Fenerbahce, poi al Basaksehir. Il ritiro arrivò nel 2023, dopo un’annata passata tra panchina e tribuna. Özil ha vestito la maglia della Nazionale tedesca per 92 volte, risultando un pilastro nella vittoria della Coppa del Mondo in Brasile nel 2014 e venendo eletto per ben 5 volte, un record, calciatore tedesco dell’anno.

Proprio il fatto che Özil abbia preferito, a differenza di molti colleghi, la Nazionale tedesca a quella turca, sta suscitando polemiche; ma l’ex stella del Real Madrid già nel 2018 aveva iniziato a tagliare i ponti con il Paese dove è nato e cresciuto. Alla base della rottura, una foto postata sui social che lo ritraeva insieme al centrocampista del Manchester City Ilkay Gundogan al fianco del leader turco. Una foto che scatenò una tempesta social e politica. Özil fu riempito di insulti, al punto di decidere di abbandonare la Nazionale: «Sono tedesco quando vinco e immigrato quando perdo, non ha più senso che giochi per la Germania», disse.

Nel 2019 Özil aveva sposato l’ex Miss Turchia Amine Gulse ed Erdoğan era stato il testimone di nozze. Il leader turco non perse occasione per ripetere uno dei suoi mantra, invitando la coppia a «fare almeno tre bambini». Fu una svolta nella vita del centrocampista, che, da quel momento, iniziò a esporsi pubblicamente, pubblicando post che andavano ben oltre lo sport. Özil condannò apertamente l’oppressione da parte della Cina della minoranza musulmana degli uiguri, prima di schierarsi con l’Azerbaigian nel conflitto con l’Armenia.

Özil non è il primo sportivo con incarichi per conto del partito di Erdoğan. L’ex stella della Nba Hdayet Turkoglu ha avuto a lungo incarichi nel ministero dello Sport, mentre l’ex difensore dell’Aston Villa Alpay Ozaslan è parlamentare dal 2018. Non è andata altrettanto bene all’ex dell’Inter Hakan Sukur, leggendario centravanti del calcio turco, prima eletto in Parlamento nelle file dell’Akp e poi costretto alla fuga all’estero a causa dei legami con la rete che ha realizzato il tentativo di golpe del 2016.

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