(adnkronos.com, 1° novembre 2023)
Si chiamano Vovan e Lexus e sono i due comici russi che, con uno scherzo telefonico, hanno teso una trappola alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni cercando di carpirle dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia. Al secolo Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov, 36 e 37 anni, hanno all’attivo una lunga serie di scherzi: riescono a superare le barriere istituzionali e a contattare leader internazionali e figure di primo piano.
In genere, nel mirino finiscono figure che hanno posizioni critiche o distanti rispetto alla Russia. Per questo, Vovan e Lexus vengono considerati organici alla comunicazione del Cremlino e funzionali agli interessi di Mosca e dei servizi, a cominciare dall’Fsb, la principale agenzia di sicurezza. La “carriera” dei due, che a parole rifiutano di essere considerati strumenti al servizio di Vladimir Putin, comincia nel 2014 con una telefonata all’allora presidente della Moldova, Nicolae Timofti. A chiamarlo sarebbe stato il presidente.
Tra le loro vittime nel 2015 spunta anche Elton John, perché Vovan e Lexus spaziano dalla politica allo spettacolo. Al cantante arriva addirittura una telefonata di Vladimir Putin: la discussione sui diritti dei gay in Russia spinge Elton John a pubblicare un post entusiasta sui social. Tocca al vero Putin chiamare il cantante e spiegare che è stato uno scherzo di due “mattacchioni” senza scrupoli. La lista si allunga: vengono beffati Mikhail Gorbachev e John McCain, dalla Russia agli Stati Uniti. Nel 2016 il colpaccio con lo scherzo al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che “abbocca” alla telefonata dei leader ucraini Petro Poroshenko e Arseniy Yatsenyuk. L’imitazione di Poroshenko è particolarmente azzeccata, se è vero che ci casca nel 2019 anche il presidente della Macedonia del Nord, Zoran Zaev.
Nel 2019 la coppia si interessa al Venezuela. A Juan Guaidò, leader dell’opposizione al regime di Nicolas Maduro, arriva la telefonata del sedicente presidente svizzero Ueli Maurer. Il duo prova a prendere in castagna Elliott Abrams, rappresentante speciale degli Usa per il Venezuela, e cercano di convincerlo a esporsi su un intervento militare americano nel Paese: missione fallita. Vovan e Lexus nel 2020 si trasformano in Greta Thunberg, con papà accanto, per parlare col principe Harry e con il premier canadese Justin Trudeau, al quale, tra una frase e l’altra, viene prospettata l’ipotesi di lasciare la Nato.
Nel 2020, anno delle elezioni negli Stati Uniti che sanciranno la vittoria di Joe Biden contro Donald Trump, il duo è particolarmente attivo sul fronte americano. Ecco le telefonate a Bernie Sanders, senatore democratico in lizza alle primarie, e a Kamala Harris, destinata a diventare vicepresidente. A novembre del 2022, con la guerra tra Ucraina e Russia in corso da mesi, si spacciano per il presidente francese Emmanuel Macron ed entrano in contatto col presidente polacco Andrzej Duda, che mangia la foglia e chiude la conversazione. Nella rete cade anche la scrittrice J.K. Rowling, sicura di parlare su Zoom con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A febbraio di quest’anno, torna il collaudatissimo “finto Porosheenko” che tiene al telefono Angela Merkel per parlare di Ucraina. Poche settimane dopo, un falso Zelensky chiama Christine Lagarde: la presidente della Banca Centrale Europea.