L’incredibile storia di Erica Marsh

di Valeria Vantaggi (vanityfair.it, 5 luglio 2023)

C’è chi la seguiva, quasi fosse l’opinionista politica più briosa e vivace del momento. Negli Stati Uniti molti hanno conosciuto Erica Marsh, l’ex volontaria per la Fondazione Obama e organizzatrice sul campo per la campagna Biden del 2024: biondina, carina, sorridente, democratica e progressista, si è fatta spazio tirando su Twitter non poche bordate a Trump, che l’hanno fatta apparire come una ragazza sì giovane, ma molto preparata e con le spalle larghe, sempre in difesa dell’aborto e del Black Lives Matter.

Twitter

Peccato si sia scoperto che Erica Marsh non esiste. La sua immagine è stata creata sapientemente da un’intelligenza artificiale e il suo canale Twitter (@EricaReport), che contava migliaia di affezionatissimi follower, è stato sospeso: il Washington Post ha scoperto che la fantomatica Erica era stata costruita probabilmente per inasprire i dibattiti, per buttare benzina sul fuoco, aumentando il suo profilo pubblico con una tattica nota come rage baiting.

Sembra che dietro ci sia una società di consulenza belga che fa capo a un certo Michael Zachrau, esperto di marketing digitale e di social selling, ma ancora si sta facendo chiarezza sul perché e per conto di chi. Per alcuni mesi, il profilo dell’account di Erica Marsh includeva comunque un collegamento a un account Venmo che avrebbe consentito ai lettori di inviarle denaro per sostenere le sue battaglie sociali. Dunque, la creazione di questa biondina battagliera era banalmente una trovata per fare qualche soldo o per “far sembrare i liberal degli idioti”?

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