(ilpost.it, 24 maggio 2018)
In vista della nuova stagione della National Football League (NFL), il più importante campionato di football americano, la lega che lo gestisce ha stabilito che le squadre dei giocatori che si inginocchieranno in campo durante l’esecuzione dell’inno degli Stati Uniti verranno multate. La NFL ha aggiunto che ciascun giocatore sarà libero di evitare di presenziare all’esecuzione dell’inno, a patto che non stia in campo, per una questione di rispetto «nei confronti della bandiera e dell’inno nazionale».Le proteste dei giocatori di football erano iniziate con Colin Kaepernick, allora giocatore dei San Francisco 49ers, che nel 2016 cominciò a inginocchiarsi durante l’inno per protestare contro le discriminazioni e le violenze nei confronti dei neri negli Stati Uniti. Nei mesi successivi molti altri giocatori avevano imitato la protesta di Kaepernick (che ancora oggi, forse per questo motivo, è senza squadra), facendo nascere molte polemiche sull’opportunità di protestare durante l’inno nazionale. La questione si era riproposta nel settembre del 2017, quando durante un comizio in Alabama il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlò dei giocatori inginocchiati per protesta durante l’inno, attaccandoli molto duramente. Disse che la protesta era una mancanza di rispetto per gli Stati Uniti e che sarebbe stato bellissimo vedere i proprietari delle squadre dire: «Portate quel figlio di puttana fuori dal campo. Fuori, è licenziato».