(huffingtonpost.it, 25 settembre 2019)
Il messaggio di Greta Thunberg sembra essere arrivato ovunque, anche sulle passerelle. Lo dimostra lo show di Dior a tema ecologia: le modelle, con le trecce ispirate all’acconciatura della giovane attivista, hanno sfilato attraverso un giardino di 164 alberi, selezionati dal collettivo Coloco, etichettati con l’hashtag #PlantForTheFuture e destinati ad essere a loro volta piantati.
Dior ha presentato a Parigi la sua collezione primavera-estate 2020 disegnata dalla direttrice artistica Maria Grazia Chiuri. Dietro lo spettacolo c’è proprio il genio della stilista, che al Sole24Ore ha dichiarato: «La moda, nella sua interezza, non è un’industria sostenibile. Però mi sono interrogata su quel che io, creativa, posso fare, su come posso contribuire alla realtà di quel che mi circonda, o se non altro stimolare pensiero e consapevolezza». Anche gli abiti rispecchiano la ventata di ambientalismo: la donna pensata da Dior si reinventa giardiniera, esattamente come Catherine, sorella di Monsieur Dior. Ecco allora che la fanno da padrone i colori della terra, i maglioni stampati usando fiori veri, i canaponi rigati.
La casa di moda Dior non è l’unica a non aver tralasciato il tema del clima: Marine Serre ha ideato, ad esempio, una collezione nera e lucida, metafora dell’inquinamento da petrolio.