di Massimo Basile (agi.it, 9 ottobre 2024)
Migliaia di copie delle Bibbie di Donald Trump sono state stampate in un Paese contro cui il tycoon ha lanciato la crociata, accusandola di rubare posti di lavoro agli americani: la Cina. Secondo quanto accertato da Ap e ripreso dai media statunitensi, la Bibbia è stata stampata da una compagnia che si trova a Hangzhou e che ha spedito negli Stati Uniti 120mila copie tra i primi di febbraio e la fine di marzo.
Il valore della spedizione è stato di circa 342mila dollari, per un costo di 3 dollari a volume, ognuno dei quali è stato messo in vendita poi a 59,99 dollari. I soldi sono andati a finanziare la campagna elettorale dell’ex Presidente. Il valore complessivo della merce sarebbe pari a 7 milioni. Il carico maggiore di libri, circa 70mila copie, è arrivato al porto di Los Angeles il 28 marzo, due giorni dopo l’annuncio del tycoon di aver stretto un accordo con il cantante country Lee Greenwood per promuovere la Bibbia.
L’iniziativa è stata chiamata “God Bless the U.S.A.”, Dio benedica l’America: oltre alla Bibbia nel pacchetto regalo c’erano la Costituzione degli Stati Uniti, la Dichiarazione d’Indipendenza, il Bill of Rights e il Pledge of Allegiance. «Questa Bibbia» aveva aggiunto Trump «serve a ricordare che la cosa che dobbiamo riprenderci e riportare in America è la nostra religione».