(ilpost.it, 27 febbraio 2023)
Da martedì 28 febbraio, il Canada ha deciso di rimuovere l’app di TikTok da tutti i dispositivi forniti dal governo e usati per lavoro. Un portavoce del governo ha fatto sapere che l’app che appartiene all’azienda cinese ByteDance «presenta un livello di rischio inaccettabile per la privacy e la sicurezza». Qualche giorno fa, l’ente canadese che si occupa di privacy ha anche annunciato di aver avviato un’indagine su TikTok per verificare che l’app «abbia un consenso valido e certificato per la raccolta, l’utilizzo e la divulgazione di informazioni personali».
La decisione del governo canadese arriva dopo quella identica della Commissione Europea. A fine dicembre, anche gli Stati Uniti avevano bandito TikTok da tutti i dispositivi utilizzati per lavoro dai 4 milioni di dipendenti del governo federale, con delle eccezioni limitate per le forze dell’ordine e per chi svolge ricerche nel settore della sicurezza informatica. E a gennaio il ministero degli Affari generali olandese aveva consigliato a tutte le persone che lavorano per il governo di «sospendere l’uso di TikTok fino a quando la piattaforma non avrà adeguato la sua politica di protezione dei dati».
Benché la grande maggioranza dei siti e delle applicazioni più utilizzate in Occidente negli ultimi vent’anni appartengano ad aziende statunitensi che nel corso del tempo si sono mostrate spesso poco attente al trattamento dei dati personali dei propri utenti, secondo i critici di TikTok la differenza sta nel fatto che le aziende cinesi hanno un rapporto molto più stretto con il proprio governo rispetto a quelle americane.