di Stefania Saltalamacchia (vanityfair.it, 7 giugno 2020)
La Meghan Markle “prima della famiglia reale” è tornata. L’ex attrice americana, ormai residente a Los Angeles (col marito Harry e baby Archie) da un paio di mesi, è di nuovo “la vecchia Meghan”, ossia la Meghan di un tempo, quella politicamente schierata, impegnata nel sociale e focalizzata sulla recitazione e sull’arrivare ai piani alti di Hollywood. E se la pandemia ha messo in stand-by i piani da star, la 38enne è tornata a parlare pubblicamente senza essere più “neutrale”, come insegna The Queen.La duchessa, in un videomessaggio, si è schierata al fianco del movimento Black Lives Matter, ricordando – da figlia di una donna afroamericana e di un uomo bianco – di essere stata anche lei vittima di razzismo. Un discorso indirizzato agli studenti del suo ex liceo che, seppur velatamente, non poteva non essere letto anche come una critica nei confronti di Donald Trump. Meghan, del resto, non ha mai sostenuto l’attuale presidente americano. Qualche anno fa, l’aveva definito «misogino». E lui, quando l’aveva saputo, aveva replicato: «Non sapevo fosse così sgradevole». Poi, quando Trump è stato in visita a Londra, la Markle ha sempre evitato di incontrarlo. Insomma, tra i due non è mai corso buon sangue. E infatti quando i Sussex sono atterrati a Los Angeles, Trump si affrettato a twittare: «Noi non pagheremo per la loro sicurezza. Devono pagare loro!».
E adesso, con le elezioni alle porte, Meghan starebbe pensando al colpaccio: preparare la strada a una sua “svolta politica”. Del resto già lo scorso novembre, in tempi non sospetti, i bookmaker britannici erano convinti che la duchessa avesse dei «piani ambiziosi e a lunga scadenza». E un documentario dell’autunno del 2019, dal titolo Meghan for president, firmato da Nick Bullen, l’aveva profetizzato: la duchessa, diceva Bullen, «si sta preparando a trasferirsi permanentemente negli Usa per buttarsi in politica in patria». Con l’obiettivo di entrare, nel 2024, alla Casa Bianca. D’altronde la Markle, che già da bambina organizzava proteste politiche, in particolare contro la Guerra del Golfo, e si batteva per i diritti delle donne, una volta adulta ha sempre alternato la sua carriera di attrice all’impegno di attivista sociale. E ora il suo sogno potrebbe essere: prima donna afroamericana a diventare presidente.
Se davvero volesse buttarsi in politica, la moglie di Harry potrebbe contare su amicizie importanti: il premier canadese Justin Trudeau, Michelle Obama, Amal Alamuddin e Hillary Clinton, che lo scorso novembre è persino scesa in campo per difendere la duchessa dagli attacchi mediatici. Soffiare la poltrona dello Studio Ovale a The Donald sarebbe per Meghan, senza dubbio, il colpaccio della vita. Fantascienza? Non per i sudditi di Sua Maestà, che amano scommettere su tutto. I bookmaker sono, infatti, già all’opera. Con la speranza di vedere anche il principe Harry in un ruolo inedito: First Man.