di Leonardo Molinelli (giornalettismo.com, 7 agosto 2020)
“Memento audere semper”, ovvero “Ricordati di osare sempre”. Questa la scritta sopra la mascherina di Matteo Salvini che ha fatto scoppiare una nuova polemica. Dopo settimane di discorsi e prese di posizione contro l’uso della mascherina, culminati con la controversa e contestata conferenza dei cosiddetti “negazionisti” al Senato, il leader della Lega fa l’ennesima inversione a U ma senza dimenticarsi di strizzare l’occhio alla Destra più radicale.
Il messaggio stampato sopra la mascherina di Salvini riprende la scritta posta sull’edificio del Vittoriale a Gardone Riviera che ospita il Mas 96, la nave museo usata dal poeta Gabriele D’Annunzio durante la Beffa di Buccari. “Memento audere semper” è uno dei più celebri motti dannunziani ma, soprattutto, una frase molta in voga negli ambienti dell’estrema Destra neofascista durante gli anni Settanta. A far discutere è, quindi, la scelta di Salvini di lanciare messaggi che possano in qualche modo ispirare o strizzare l’occhio all’elettorato dell’estrema Destra. Un trend che viene da lontano, viste le varie manifestazioni organizzate dal leader della Lega, cui ha partecipato anche CasaPound, e le citazioni – più o meno volute – da parte dell’ex ministro dell’Interno di frasi o motti riconducibili in qualche modo al fascismo.
A colpire di più, però, è che le reazioni principali non sono legate tanto alla strizzata d’occhio, voluta o meno, all’elettorato di Destra, quanto alla svolta pro-mascherina del leader della Lega. Tra chi commenta sui social, infatti, c’è chi gli dice: “Non ti si può vedere con la museruola Matteo! E ancora una volta ti chiedo da quale parte stai? Con il deep state?”. E chi gli chiede: “perché hai ricominciato a fare foto con le mascherine????? Dai non è più pericoloso, non farti condizionare!!”, aggiungendo poi: “Cosa hanno fatto di male quelle persone per fare la foto con te con la mascherina????? Dai Matteo, la tua posizione sulle mascherine è giusta, bisogna buttarle via, non usarla ora solo perché qualcuno ti ha criticato”.