(repubblica.it, 27 giugno 2023)
Mussolini a Salò. Ottant’anni dopo, impossibile far finta che sia una voce di calciomercato come le altre. Romano Floriani Mussolini, vent’anni, giovane terzino destro della Lazio, potrebbe lasciare la Capitale in questa sessione di calciomercato per fare esperienza in Serie B. Il club di Claudio Lotito punta ancora su di lui, tanto da avergli appena rinnovato il contratto fino al 30 giugno 2026.
Ma il giocatore è chiuso da Marusic, Lazzari e Hysaj nel suo ruolo, e quindi si pensa a un prestito. Secondo radiomercato, interessate due neopromosse: il Catanzaro e, appunto, la Feralpisalò, che però smentisce con convinzione la trattativa. Tanto è bastato per far nascere reazioni su reazioni.
Il pronipote del Duce, figlio di Alessandra Mussolini e Mauro Floriani, che sulla maglia accanto al cognome “Floriani” ha messo la “M”, l’iniziale del cognome della mamma e, ovviamente, del bisnonno, potrebbe giocare nella squadra della cittadina sul Lago di Garda in cui, tra il settembre del 1943 e l’aprile del 1945, Adolf Hitler creò dal nulla la Repubblica Sociale Italiana, uno Stato fantoccio, un regime collaborazionista della Germania nazista, guidato da Benito Mussolini.
Romano Floriani convive fin dalla nascita con quel cognome terribilmente ingombrante. Mamma Alessandra, con grande intelligenza e altrettanta sensibilità, di lui ha detto: «Sulla sua vita e sulle sue cose, mio figlio non gradisce alcun tipo di intromissione». Fa bene, ovviamente, ma – come scrive un utente sui social – «Mussolini di nuovo a Salò: troppi ricordi».