La Casa Bianca ha condiviso una foto di Trump con la corona

The White House via X

di Stefano Scarpa (lastampa.it, 20 febbraio 2025)

Una finta copertina di una rivista (che assomiglia al Time), un ritratto di Donald Trump che indossa una corona generato con l’Intelligenza Artificiale e uno skyline di New York alle sue spalle. E poi il messaggio: «IL CONGESTION PRICING È MORTO. Manhattan, e tutta New York, è SALVA. LUNGA VITA AL RE!». Nulla di nuovo rispetto alla comunicazione di Trump.

La sorpresa è che a pubblicare questo contenuto è stato l’account ufficiale della Casa Bianca, che ha celebrato così la cancellazione della tariffa giornaliera di 9 dollari che mirava a ridurre il traffico nella Grande Mela e raccogliere fondi (lo Stato di New York ne stimava 15 miliardi di dollari) per ammodernare i sistemi di trasporto pubblico. Tariffa che ora Trump considera «morta». Il segretario ai trasporti Sean Duffy ha infatti inviato mercoledì una lettera alla governatrice di New York, Kathy Hochul, per porre fine all’accordo tra il dipartimento dei Trasporti e la Grande Mela. Non è un fulmine a ciel sereno, ma una delle tante promesse fatte dal tycoon durante la campagna elettorale.
Duffy ha sottolineato nella sua lettera che condivide «le preoccupazioni del presidente circa l’impatto sulla classe operaia americana, che ora ha un ulteriore onere finanziario da sostenere nella sua vita quotidiana. Gli utenti della rete autostradale all’interno dell’area a pedaggio del Cbd [Central Business District] hanno già finanziato la costruzione e il miglioramento di queste autostrade tramite il pagamento delle tasse sulla benzina e di altre». Duffy ha anche tirato in ballo le preoccupazioni del governatore democratico del New Jersey, Phil Murphy, che aveva chiesto a Trump di riconsiderare il congestion pricing, preoccupato per la sorte dei pendolari. Intanto l’Mta, il Metropolitan Transportation Authority, l’ente pubblico-privato che fornisce i servizi di trasporto pubblico nell’area metropolitana di New York, si è già mossa per provare a bloccare l’iniziativa federale.
Difficile dire se ad agitare le acque sia stata più la cancellazione del congestion pricing o la foto di “re Trump”. Un’immagine forte, difficilmente compatibile con la storia degli Usa. La governatrice dello Stato di New York ha ricordato che gli Stati Uniti sono «una nazione di leggi, non governata da un re» e poi ha sottolineato come «il trasporto pubblico sia la linfa vitale di New York City e che è fondamentale per il futuro economico, come sa molto bene un newyorkese quale il presidente Trump». Ma non solo, Hochul ha poi detto ai giornalisti che «New York non ha lavorato sotto un re per oltre 250 anni. Di sicuro non inizieremo ora… Nel caso non conosceste i newyorkesi, combatteremo. Non ci arrendiamo, né ora né mai».
L’immagine di Trump coronato ha suscitato forti reazioni nel mondo democratico. David Hogg, vicepresidente del Democratic National Committee, ripubblicando la foto della rivista di Trump con la corona ha scritto: «Repubblicani: smettetela di reagire in modo eccessivo e chiamare Trump re. Letteralmente, l’account Twitter della Casa Bianca». Il rappresentante democratico della Virginia, Don Beyer, ha invece scritto su X: «Non abbiamo re negli Stati Uniti». Concetto ribadito dal governatore democratico dell’Illinois, J.B. Pritzker, che in un discorso ha affermato: «Come governatore dell’Illinois, il mio giuramento è alla Costituzione del nostro Stato e della nostra nazione. Non abbiamo re in America e non mi inginocchierò davanti a uno di loro».

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