di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 15 marzo 2022)
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il blu su Kate Middleton assume un nuovo significato. Se prima era il colore che ben si abbinava al suo anello di fidanzamento, ora invece diventa un modo di mostrare solidarietà al popolo ucraino. La duchessa di Cambridge si è presentata alla funzione del Commonwealth Day nell’Abbazia di Westminster con un coat dress su misura nuovo di zecca firmato Catherine Walker abbinato a un cappello in stile Jacqueline Kennedy di Sean Barrett. La silhouette aderente del capo in crêpe di lana è movimentata da due grandi patte delle tasche in vita mentre il rever a scialle è di velluto. Il cappotto copre un abito del medesimo colore, mentre il tacco dieci firmato Rupert Sanderson è di una gradazione appena più scura.
Già la settimana scorsa il maglioncino di Alexander McQueen indossato da Kate per la visita all’Ukrainian Cultural Centre di Londra era stato interpretato come una forma di supporto alla popolazione del Paese martoriato dal conflitto. Se a sottolineare l’intento lì c’era una spilletta appuntata con i colori della bandiera, stavolta, vista anche la solennità dell’evento, sono stati i gioielli della duchessa a lanciare un chiaro messaggio di sostegno rivolto al presidente ucraino e a sua moglie. Gli orecchini e la collana con il ciondolo ben visibile dalla scollatura dell’outfit erano già stati sfoggiati in occasione della visita a Buckingham Palace, nell’ottobre del 2020, di Volodymyr Zelensky e sua moglie Olena. Una parure di diamanti e zaffiri che ha una storia a sé, dal momento che quei gioielli arrivano dallo scrigno di Diana Spencer. Si tratterebbe infatti di una parte della famosa Saudi Suite, il sontuoso dono di nozze della famiglia reale saudita alla giovane andata in sposa nel 1981 all’erede al trono britannico.
Da quando Kate partecipa al Commonwealth Day Service, questa è la terza volta che sceglie di affidarsi a Catherine Walker, brand molto caro alla defunta suocera, che l’aveva vestita anche per il primo concerto di Natale da lei organizzato proprio nell’Abbazia dove, il 29 aprile 2011, aveva detto sì a William. Certo, Catherine Walker è un punto fermo. In sartoria non avranno neanche bisogno di prendere le misure di Kate, ma qui si è voluto rimarcare il legame con colei che ha passato gli ultimi anni della sua breve vita a spendersi per importanti cause umanitarie. Solo nel 1997, anno della sua scomparsa, Diana si era recata in Angola e a Sarajevo per combattere la piaga delle mine antiuomo. La posizione di Kate, al momento, è ben diversa da quella della suocera che, una volta uscita dalla famiglia reale, godeva di una maggiore autonomia; ma la moglie di William, che studia già da regina, appena ne avrà l’opportunità non si limiterà di certo a esibire gioielli e colori.
Parlando di regine, all’Abbazia di Westminster c’era anche Camilla Parker-Bowles, al fianco (anzi, un passo indietro) di Carlo, chiamato oggi a sostituire Elisabetta. Il colore scelto dalla duchessa di Cornovaglia è stato il viola, come sua suocera al Commonwealth Day Service del 2019, il penultimo a cui ha partecipato in presenza (l’anno scorso è stato annullato a causa della pandemia). Questo è uno dei primi impegni ufficiali a cui ha partecipato Camilla da quando la sovrana ha espresso il desiderio di saperla regina consorte quando Carlo «nella pienezza del tempo» sarà re. Il viola, non a caso, è segno di regalità e Camilla per la cerimonia ha scelto un look che, da capo a piedi, mandasse questo messaggio a reti unificate. Abiti come comunicati stampa: a ognuna il suo stile.