«Ha copiato le idee populiste del personaggio di Bob Roberts»
(corrieredelmezzogiorno.corriere.it, 14 luglio 2016)
Ischia — «Potrei portare Donald Trump in tribunale: ha copiato il mio personaggio, “Bob Roberts”, il peggior candidato presidente possibile, e ci ha fatto la campagna elettorale». Con una battuta tagliente l’attore premio Oscar Tim Robbins definisce il candidato repubblicano, molto simile, a suo parere, al protagonista del suo primo film da regista (Bob Roberts, 1992), un mockumentary satirico su un candidato senatore populista e ultraconservatore.Parla anche di politica all’Ischia Global Fest uno degli attori più `a sinistra´ di Hollywood, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti: «Quel film fu anche un avvertimento, – dice – un monito sul cattivo uso dei media: si parlava di quello che può accadere quando diventano un braccio della propaganda e non più il `cane da guardia´ a servizio dei cittadini». Reduce dal grande successo al Festival di Spoleto e in scena il 22 luglio come cantante folk a Ravello, Robbins ha raccontato con entusiasmo la sua attività di formazione teatrale destinata a 14 scuole di Los Angeles, e la lotta che sta portando avanti per aumentare a 3 milioni di dollari i fondi statali per sostenere corsi di teatro-terapia. «Piuttosto che stare su un set a tutti i costi, preferisco occuparmi di questo – racconta – o del workshop che sto organizzando a favore dei migranti, perché vorrei che la gente in America ricordasse che noi siamo tutti stati dei rifugiati». Per il cinema, dopo aver girato un film indipendente, Marjorie Prime di Michael Almereyda, con Jon Hamm e Geena Davis (una curiosa storia di un software che crea le immagini della persona amata), si sta dedicando alla scrittura di un soggetto che ricalca i temi del suo spettacolo teatrale su Arlecchino (Harlequino: On to Freedom). «La storia – spiega l’attore – è ambienta nell’Italia del 1500 nei primi anni in cui si sviluppò la Commedia dell’Arte, nei teatri all’aperto, prima di Goldoni. Racconterò delle lotte tra gli artisti e il potere, un tema molto attuale».