(huffingtonpost.it, 19 marzo 2018)
L’usignolo di Cavriago, ovvero Orietta Berti, è una delle cantanti italiane più amate di sempre. Ma non tutti sanno che, dietro l’aria della tranquilla signora emiliana, si cela una donna da sempre impegnata ed interessata alla politica, come rivela lei stessa sulle pagine de La Nazione.«Sono sempre stata così. Forse certi intervistatori interessati di più alla paesanotta che alla cantante hanno tralasciato alcuni aspetti della mia vita. È vero che vengo dalla provincia emiliana, ma ho vissuto per 26 anni tra Las Vegas e Los Angeles conducendo una vita da diva molto più diva di tante altre pretese dive». Orietta Berti, classe 1945, ultimamente nasconde molto poco questo suo amore per la politica: basti pensare alle numerose dichiarazioni d’amore fatte al M5S e, in particolare, al leader Luigi Di Maio. «Le idee dei Cinque Stelle sono talmente giuste che, vedrete, non li lasceranno fare. Nella politica italiana ci sono troppi ingordi pronti a mettergli i bastoni tra le ruote. Fare le strade, aiutare le piccole aziende in crisi, togliere i finanziamenti ai partiti, abbassare le pensioni d’oro, queste sono le prime cose da fare». E se oggi il suo cuore batte per i pentastellati, la Berti (figlia di un’ex staffetta partigiana e di un uomo assai timorato di Dio) non può fare a meno di ricordare l’infanzia, trascorsa sotto il busto di Lenin a Cavriago, suo paese natale. «Da piccola, quando non andavo a messa, andavo a ballare alla Casa del Popolo e a sfogliare i libri russi della sua biblioteca, a cominciare dal Dottor Živago». Tra le scoperte più grandi fatte alla Casa del Popolo la cantante conserva una in particolare. «Le poesie di Evgenij Evtušenko che al tempo non erano in vendita da noi. Trovai delle traduzioni e le copiai tutte in un diario. Tempo fa, in Internet, ho scovato una bella edizione rilegata e l’ho acquistata realizzando un mio desiderio di bambina». Una donna piena di sorprese. Sospesa tra Di Maio e Lenin, ma anche tra la poesia russa, Tu sei quello (che definisce la canzone più bella da lei mai interpretata) e il rock più puro. «In casa mia i Kiss, che ho scoperto grazie a mio figlio maggiore Omar, non mancano mai».