(ilpost.it, 10 maggio 2024)
I cittadini venezuelani che il 28 luglio voteranno nelle elezioni presidenziali troveranno sulle macchine per il voto elettronico il volto del presidente Nicolás Maduro ben tredici volte. La foto di ogni candidato comparirà abbinata a ogni partito che lo sostiene: nel caso di Maduro, che governa il Paese sudamericano in modo autoritario da più di dieci anni, sono appunto tredici, affiancate l’una all’altra nella parte alta della scheda in maniera abbastanza notevole.
L’immagine è stata pubblicata dal Consiglio elettorale nazionale del Venezuela, e riproduce quello che comparirà sulle macchine per la votazione anche in caso di modifiche all’elenco dei candidati, come, per esempio, il ritiro di uno di loro prima delle elezioni. Ciascuno degli altri candidati, tutti uomini, appare da una a sei volte, e in maniera un po’ più sparpagliata sulla scheda: di loro, però, solo uno è considerato realmente di opposizione al governo di Maduro. È Edmundo González Urrutia, un ex diplomatico di 74 anni. Sulla scheda elettorale compare tre volte, fra cui come candidato di Piattaforma unitaria democratica (Pud), la principale coalizione di opposizione.
González Urrutia è in realtà un candidato di ripiego per il Pud, che inizialmente intendeva candidare María Corina Machado, resa però incandidabile da una sentenza molto contestata che le ha vietato di ricoprire incarichi pubblici per quindici anni. Per sostituirla il Pud aveva scelto Corina Yoris, un’accademica di 80 anni piuttosto sconosciuta: non era però stato possibile registrarla come candidata, ufficialmente a causa di un problema tecnico (per le opposizioni, invece, era un tentativo del governo di Maduro di far fuori qualsiasi tipo di opposizione). Il Pud aveva quindi candidato González Urrutia, apparentemente con l’intenzione di sostituirlo prima delle elezioni: con la pubblicazione della scheda questo non sarà più possibile.