(giornalettismo.com, 31 agosto 2019)
«Guardi, è tutto controllato secondo per secondo. Ma io sono un tecnico. Certifico solo il voto. È un po’ come il televoto di Ballando con le stelle e X Factor». A parlare è Valerio Tacchini, 56 anni, notaio nonché certificatore dei voti su Rousseau (oltre ad essere anche consulente del ministro dei Beni Culturali, Bonisoli), ed ex notaio di programmi televisivi come L’isola dei famosi.
Lo fa in un’intervista al Corriere della Sera, interrogato circa il funzionamento della piattaforma dove hanno luogo le votazioni interne del Movimento: a breve gli iscritti del M5S saranno, infatti, chiamati a esprimersi su Rousseau circa l’ipotesi di un governo con il Pd. In queste ore i big del Movimento 5 Stelle sono impegnati nella formulazione del quesito che verrà sottoposto a breve – mercoledì prossimo secondo Tacchini – agli iscritti sulla piattaforma gestita da Davide Casaleggio.
Una delle principali riserve avanzate dagli scettici di Rousseau sta nel fatto che il voto sulla piattaforma sia di fatto poco trasparente e manipolabile. D’altra parte il Garante della privacy ha già sanzionato Rousseau per vulnerabilità, opacità e insufficiente tutela dei dati personali (una volta a marzo del 2018 con una multa da 32mila euro e una seconda volta ad aprile del 2019 con una multa da 50mila euro). Ma Tacchini assicura: «Ci sono stati investimenti economici spaventosi. Tanta tecnologia. Io certifico, ci metto la faccia. Ma poi è Davide che si prende la responsabilità civile e penale. Non ci sono state anomalie».
Il notaio di Rousseau e grande amico di Davide Casaleggio e Beppe Grillo («Mi fa morire dalle risate, bisognerebbe frequentarlo almeno una volta al mese») assicura dunque di non essere affatto preoccupato dal prossimo voto sulla piattaforma. Né dal punto di vista tecnico, né tantomeno da quello politico. «Il notaio Tacchini certifica in tutti una grande purezza intellettuale. È tutta gente per bene. Non c’è mai tensione al voto. Poi si mangia la pizza», assicura.