Il talent show dei virologi italiani

di Adele Sarno (huffingtonpost.it, 23 ottobre 2020)

Il sesso al tempo del Covid-19? “L’invito purtroppo è a quella che potrebbe esser drammaticamente un’astinenza, per non dire ad attività onanistiche come unica alternativa”. Le parole sono di Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs dell’ospedale Galeazzi di Milano. “Il guaio è che anche il nostro familiare può essere asintomatico”, conclude il virologo parlando alla Zanzara su Radio 2. Il consiglio, anche se rischia di generare facile ironia, è serissimo. Come sempre lo sono i pareri e le raccomandazioni dei medici che da mesi vediamo in tv o sui giornali.0Fabrizio Pregliasco, Andrea Crisanti, Alberto Zangrillo, Roberto Burioni, Pier Luigi Lopalco, Ilaria Capua, Massimo Galli, Walter Ricciardi, Maria Rita Gismondo, Silvio Brusaferro, Giuseppe Ippolito, Matteo Bassetti. Sono immunologi e virologi serissimi, membri della comunità scientifica nazionale e internazionale. Il loro lavoro ha indagato il Covid-19, e ci ha aiutato a comprenderlo meglio. Intere nazioni in questo periodo stanno stravolgendo le proprie abitudini seguendo i loro “dettami”. Prima di questa pandemia non eravamo abituati alla figura del virologo, sia in quanto medico sia soprattutto in quanto personaggio pubblico. Oggi esondano, sono presenzialisti, non negano interviste o apparizioni tv, e anche quando sono impegnatissimi non si risparmiano mai: c’è sempre spazio per un tweet, per un post su Facebook o per una breve intervista. “Meglio non sedersi a tavola in tanti”. “Teniamo la mascherina anche al chiuso”. “Laviamo le buste del supermercato? Sì”. Anzi, “No”. Disinfettiamo la penna a scuola? “Inutile”. Teniamo i guanti? “Sì, fondamentali”. “No, inutili”. “Il virus non è meno potente, ma abbiamo imparato a curarlo”. “Il vaccino arriverà, ma non risolverà”. “Sarà alla fine del 2020, anzi del 2021”. “Sarà per molti, ma non per tutti”. “Prima gli anziani o i bambini?”. “Il sesso? Meglio non farlo”.

Li vediamo muoversi e agire come i protagonisti del talent show del momento. Ma il destino è lo stesso? Ne rimarrà soltanto uno? Lo abbiamo chiesto a Google, che sui numeri e le tendenze non ha rivali. Prima di digitare “virologi ita…” ho cancellato tutta la cronologia e ho aperto una finestra di navigazione in incognito. Questo dovrebbe aiutarci ad avere una classifica il più “pulita” possibile. Il secondo risultato fa riflettere: “virologi italiani famosi” precede “virologi italiani covid”.1Google Trends ci mostra che l’interesse nato attorno al nuovo Coronavirus è altissimo e che le apparizioni televisive dei virologi li fanno apparire come star. Uno studio pubblicato da MediaMonitor di Cedat 85 ha raccolto il numero di occorrenze di ogni virologo (dal 21 febbraio al 20 aprile 2020). In quel periodo i tre più amati erano: il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro (9.133 citazioni); Walter Ricciardi (8.339), consulente speciale del Ministero della Salute sull’epidemia e membro dell’esecutivo dell’Oms; Roberto Burioni, virologo dell’ospedale San Raffaele (6.581). Ma oggi è ancora così? Le ricerche su Google confermano il boom di aprile. Ma ci dicono un’altra cosa: gli italiani dopo un po’ si annoiano. Stanchi del virologo della settimana, passano a quello successivo.2Se stringiamo le ricerche di Google Trends alla seconda ondata, ecco che le cose cambiano di nuovo. Aggiungiamo per esempio Antonella Viola, direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (Irp – Città della Speranza), e Fabrizio Pregliasco alla ricerca. Ecco che il quadro ci racconta l’effetto novità rappresentato da Viola, che appare meno degli altri.3E per restare in tema talent, ecco che il confronto a due lo vince Antonella Viola, che, meno inflazionata, ha tutti gli occhi puntanti su di lei.4Ma il nostro talent dei virologi continua. Mandiamo alle nomination Pier Luigi Lopalco, il virologo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che poi ha deciso di candidarsi con il Pd, e Andrea Crisanti, il virologo dei tamponi, quello che ha elaborato la strategia che ha frenato il Covid-19 in Veneto durante la prima ondata. Otteniamo questo risultato: Crisanti mantiene la sua popolarità, Lopalco no. Chi cerca informazioni usa Google dalla Puglia.5E se ancora una volta aggiungiamo Antonella Viola, vediamo che le ricerche correlate subiscono un’impennata. Pregliasco? Cala. Troppo inflazionato?6L’ultimo confronto a cinque. Vediamo Ilaria Capua, Andrea Crisanti, Antonella Viola, Fabrizio Pregliasco e Roberto Burioni. Negli ultimi dodici mesi hanno avuto il momento di notorietà massima durante la prima ondata. L’unica che tiene nel tempo è Ilaria Capua.7Insomma, le loro opinioni sono serissime ma il presenzialismo stanca. È come un talent show, dove il destino del virologo è segnato ed è quello del marziano del racconto di Ennio Flaiano. Quando atterra a Roma con la sua astronave tutti vogliono vederlo, salutarlo, parlargli, intervistarlo. Viene perfino ricevuto dal Papa. Passato l’effetto novità, però, nessuno pensa più al marziano. Che resta triste e solitario, con la gente che lo sbeffeggia e lo convince a ripartire.

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