(ilpost.it, 8 marzo 2022)
Durante la sua “missione” verso l’Ucraina, il leader della Lega Matteo Salvini è stato contestato a Przemyśl, città della Polonia a pochi chilometri di distanza dal confine ucraino, dove negli ultimi giorni sono transitati molti profughi ucraini in fuga a causa dell’invasione russa. Salvini è stato inizialmente accolto dal sindaco della città, Wojciech Bakun, che davanti ad alcuni giornalisti ha ringraziato l’Italia per le dichiarazioni e i gesti di solidarietà nei confronti dell’Ucraina e dei Paesi che stanno organizzando l’accoglienza, come la Polonia.
Terminati i ringraziamenti, però, Bakun ha estratto dalla propria giacca una t-shirt con la fotografia di Vladimir Putin, simile a quella indossata anni fa da Salvini a Mosca in segno di apprezzamento verso il presidente russo. Bakun ha detto di non poter accogliere nella sua città Salvini e lo ha invitato piuttosto ad andare al confine per «condannare» Putin e l’invasione militare russa dell’Ucraina. Dopo alcuni attimi di spaesamento, Salvini ha accennato qualche frase in Inglese dicendo di essere in missione per portare «aiuti e pace». Si è poi allontanato, prima di avere una breve discussione con un fotografo italiano che gli ha urlato «Buffone», «Sei un pagliaccio» e «Vai a casa».