
di David Gilbert (wired.it, 21 gennaio 2025)
Negli Stati Uniti e non solo, i neonazisti stanno celebrando il presunto saluto romano fatto due volte da Elon Musk durante un discorso il giorno dell’insediamento di Donald Trump davanti a decine di migliaia di sostenitori del neopresidente. «Le elezioni vanno e vengono, alcune sono importanti, altre no, ma questa è stata davvero importante» ha detto l’imprenditore e stretto alleato di Trump parlando all’interno della Capital One Arena di Washington, il palazzetto dello sport dove si è tenuto un evento celebrativo dopo il giuramento del 47esimo presidente degli Stati Uniti.
«E voglio solo ringraziarvi per averlo reso possibile. Grazie». Dopo aver pronunciato queste parole, Musk si è appoggiato la mano destra sul petto per poi tenderla con il palmo rivolto verso il basso e le dita unite: gesto che è stato ampiamente interpretato come un saluto romano, adottato per primo dal movimento fascista un secolo fa e poi utilizzato soprattutto da Adolf Hitler e dal partito nazista tedesco (ma ancora popolare tra gli esponenti delle destre fasciste, in Italia e oltre).
Musk si è quindi girato verso la parte del pubblico seduta dietro di lui e, dando le spalle alla telecamera, ha ripetuto il gesto. «Il mio cuore va a voi», ha aggiunto. Il miliardario ha poi condiviso una clip del suo discorso su X, che però inquadra il pubblico nel momento in cui tende il braccio per la prima volta, prima di tornare su di lui mentre fa nuovamente il gesto.
Mentre Musk, X e l’amministrazione Trump non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento di Wired US, le reazioni della comunità neonazista di tutto il mondo sono state immediate e unanimi. «Stanno già accadendo cose incredibili» ha scritto Andrew Torba, fondatore di Gab, un social network popolare tra antisemiti e suprematisti bianchi, commentando una foto di Musk che fa il presunto saluto romano.
«Tutto il movimento neonazista ne è sembrato entusiasta» afferma Nick Martin, un giornalista d’inchiesta che segue da vicino i gruppi estremisti e gestisce la pubblicazione on line The Informant. «Ha fatto due inequivocabili saluti romani e loro hanno ricevuto il messaggio forte e chiaro». «SIAMO TORNATI C***O» ha commentato l’amministratore di un canale di meme nazisti su Telegram sotto una clip di Musk. Diversi membri del gruppo hanno risposto al post con l’emoji del fulmine, un noto riferimento neonazista alle SS.
«Non mi interessa se è stato un errore, mi godrò le lacrime» ha commentato invece Christopher Pohlhaus, leader del gruppo neonazista americano Blood Tribe, sul suo canale Telegram sotto una gif del gesto di Musk. Anche Keith Woods, un influencer irlandese di estrema destra che ha ripetutamente elogiato Musk, ha reagito all’episodio. «Ok forse il woke è davvero morto», ha scritto.
Sempre su X è arrivata anche la reazione di un altro commentatore politico di estrema destra, Evan Kilgore. «Porca miseria… Elon Musk ha appena fatto Heil Hitler al raduno per l’insediamento di Trump a Washington DC… È incredibile» si legge nel suo post. «Siamo davvero tornati», ha poi aggiunto. Kilgore è un negazionista dell’Olocausto e in passato ha lavorato come ambasciatore di Turning Point Usa. Domenica 19 gennaio, il giorno prima dell’insediamento di Trump, il gruppo di attivisti conservatori ha organizzato un ballo cui hanno partecipato il vicepresidente J.D. Vance e uno dei figli del neopresidente, Donald Trump Jr.
Negli ultimi due anni Musk ha progressivamente abbracciato in maniera sempre più esplicita ideologie e figure di estrema destra di tutto il mondo, tra cui l’attivista islamofobo Tommy Robinson, attualmente in carcere nel Regno Unito. Di recente, l’imprenditore ha promosso apertamente il partito politico tedesco di estrema destra Alternative für Deutschland. In un’intervista in diretta su X con la leader del partito, Alice Weidel, Musk si è mostrato d’accordo con l’assurda teoria del complotto secondo cui Hitler sarebbe stato un comunista.