Il presidente polacco ci ha messo molto a congratularsi per la prima medaglia del suo Paese

(ilpost.it, 30 luglio 2021)

Mercoledì 28 luglio la Polonia ha vinto la sua prima medaglia alle Olimpiadi di Tokyo: un argento nel canottaggio, grazie al 4 di coppia femminile. Tra le quattro atlete di quell’equipaggio, la cui finale è terminata mentre in Europa era ancora piena notte, c’era Katarzyna Zillmann, che in un’intervista successiva alla gara ha ringraziato la sua compagna. Quel ringraziamento in Polonia ha un significato particolare, viste le posizioni e le misure adottate contro le persone Lgbtq+ del partito di governo Diritto e Giustizia, di destra e di ispirazione conservatrice e clericale, a cui appartiene anche il presidente Andrzej Duda.

Come è stato notato da molti media polacchi e come scritto da Politico.eu, in passato Duda era sempre stato piuttosto rapido a congratularsi per i successi degli atleti polacchi. Questa volta è stato invece «insolitamente lento». La 26enne Zillmann e le sue tre colleghe hanno vinto l’argento dopo essere arrivate in finale dietro l’equipaggio cinese (che ha fatto il nuovo record del mondo) e con pochi secondi di vantaggio sugli equipaggi di Australia, Italia e Germania. Al termine della gara Zillmann è stata intervistata e, tra le altre cose, ha fatto intendere di essere lesbica, o quantomeno di avere in questo momento una compagna. Come ha scritto Politico, «ci è voluto un intero giorno di pressioni da parte dei media polacchi e da parte dell’opposizione perché Duda si congratulasse con le atlete». Con forti sospetti sul fatto che la lunga attesa fosse dovuta alla semplice dichiarazione di Zillmann, vista la recente campagna di Duda contro «l’ideologia Lgbt».

Anche i complimenti di Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco, sono arrivati su Facebook oltre 24 ore dopo l’argento dell’equipaggio. In seguito, comunque, Duda ha scritto un tweet in cui dice di sostenere e rispettare “TUTTI” gli atleti che «si allenano duramente per rappresentare la Polonia». Delle politiche contro le persone Lgbtq+ del governo polacco e di diverse amministrazioni locali del Paese si sta occupando la Commissione europea, che il 15 luglio ha avviato una procedura di infrazione sulla natura e sull’impatto delle cosiddette “zone libere dall’ideologia Lgbt” istituite da diverse regioni e comuni polacchi.

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