(ilfoglio.it, 9 marzo 2022)
La giacca di Matteo Salvini in Polonia, in uno dei momenti più imbarazzanti della storia del leader leghista, è un documento interessante. Perché c’è sopra buona parte del “potere” del Carroccio nel luogo che più conta: la Lombardia operosa e produttiva che – senza scatti d’orgoglio del centrosinistra – tornerà a votare il Carroccio anche il prossimo anno. Anche se la tensione, nella destra lombarda, è molto alta. C’è addirittura chi, tra i padani di stanza a Roma, è sicuro che il siluro sia partito da Fratelli d’Italia contro il Capitano leghista. Ma torniamo alla giacchetta. Molti loghi. Sulla spalla destra quella di Areu, ovvero l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, di Regione Lombardia. Areu campeggia non perché la giubba sia di Regione, ma perché è di Cancro Primo Aiuto.
Ovvero, l’associazione di volontariato che spesso dona proprio ad Areu materiale medicale e non solo. Ma chi c’è dietro Cancro Primo Aiuto? Il nome chiave è quello di Flavio Ferrari. Abbronzato sempre, sempre in forma, capelli corti e sguardo vispo, Ferrari è l’amministratore delegato e fondatore. La mitologia del gossip brianzolo racconta che sia un ex maestro di sci che ha incrociato la propria vicenda professionale con l’erede dell’acciaieria Fontana, Walter Fontana. Senatore della Repubblica nella decima legislatura, Democrazia Cristiana, è il presidente dell’associazione degli industriali di Monza e Brianza per oltre un decennio. Scompare nel 1992 e in suo onore si tiene ogni anno il memorial Walter Fontana, oltre a un premio che nel 2019, al culmine del governo gialloverde, viene assegnato proprio all’allora vicepremier Matteo Salvini. Mirella Fontana, figlia di Walter, si è sposata con Flavio Ferrari. Alle spalle il Gruppo Fontana, fondato nel 1952, e – dalle parti della Brianza produttiva e felix – il salotto buono by definition. Non è un caso che nel 2016, in un altro pezzo della Lombardia che conta, quella bancaria del Credito Valtellinese, ovvero il Creval, rispunta Flavio Ferrari a capo della lista GoCredito. Ed è proprio Cancro Primo Aiuto, che svolge molte attività di volontariato, che raccoglie gli sponsor che poi sono finiti sulla giacchetta di Salvini.
C’è di più. Per prassi – e dunque non legato da una logica politica – il presidente onorario di Cancro Primo Aiuto è il governatore di Regione Lombardia. Ma la logica è sempre bipartisan: e infatti il vicario di Fontana si chiama Giorgio Gori, sindaco di Bergamo. Il vicepresidente è il dem Vinicio Peluffo e il vicario del vicepresidente è l’azzurro Fabrizio Sala, l’uomo più rappresentativo della Brianza e vicepresidente lombardo prima di Letizia Moratti. Poi c’è Dario Allevi, sindaco di Monza, che va al rinnovo nei prossimi mesi senza molta partita, di centrodestra. Ma nel consiglio di amministrazione c’è anche molto altro: come Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. E Andrea Dell’Orto, gran capo della Dell’Orto, il cui logo spunta anche sulla giacca indossata da Salvini. Che più che un cartellone pubblicitario era una mappa. Quella del potere economico della Brianza e di buona parte della Lombardia.